Il difensore catanese in vista del rush finale e il match di sabato con la Leonfortese
Zappalà “spinge” l’Enna: “Quel pallone, che emozioni”
Leonforte o Calascibetta (più probabile la prima destinazione), poco importa. Dopo il pari di Santa Teresa di Riva contro lo Jonica, l’Enna vuol tornare a spingere forte. Sabato contro la Leonfortese (l’ufficialità della sede si avrà nella giornata di domani) c’è un’altra fetta di promozione diretta che la squadra di Giovanni Campanella vuol ritagliarsi. E chi se non uno tra i più esperti come Peppe Zappalà, può essere adatto a tenere alta la concentrazione in questa tappa di avvicinamento al derby ennese di sabato?
“Ma siamo in tanti – sottolinea il difensore catanese che compirà 34 anni a maggio – e fortunatamente una squadra forte sotto tutti i punti di vista. Con una società, un ambiente e una tifoseria speciale e apprezzata ovunque. Questo unicum è la vera forza dell’Enna ma dobbiamo ancora rimanere sul pezzo: cinque punti dal Paternò a cinque giornate dalla fine non sono nulla. E il derby, così come contro altre squadre che dovranno salvarsi, sarà molto difficile”.
Proprio come quel pallone in foto (qui sotto), Zappalà non vede l’ora di tornare a esultare per un grande risultato sul campo: lo scorso anno furono lacrime amare, tre anni addietro di gioia a Giarre, così come qualche anno prima ad Acireale e Siracusa. Uno che, di promozioni, se ne intende: “E quest’anno abbiamo trasferito tutta la voglia di rivalsa per come andò lo scorso anno che ci siamo detti tutti che non avremmo potuto concludere un ciclo senza un risultato importante. Lo merita la città, la tifoseria e la società”.
C’è l’ostacolo Leonfortese all’orizzonte, poi la sosta pasquale “che non ci preoccupa perché continueremo ad allenarci e ci sarà modo per chi ha bisogno di recuperare da qualche problema fisico, di farlo gradatamente”.
Per uno che dai settori giovanili etnei, passando per la Primavera del Palermo e tanta D ed Eccellenza, c’è ancora tempo per emozionarsi: “E’ il bello di questo sport e vedere una tifoseria che applaude tutti, noi ed avversari indistintamente, ti fa emozionare ancora e rendere orgogliosi di indossare questa maglia”.
Sentimenti puri, sentimenti autentici: proprio come un assolo canoro regalato dopo la decima vittoria consecutiva in mezzo al campo, che, manco a dirlo, è stato accompagnato da applausi scroscianti dal pubblico presente. Anche questo è Peppe Zappalà.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA