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Luca De Fusco nuovo direttore del Teatro di Roma: a Catania primi nomi per sostituirlo

Sarà il Consiglio d'amministrazione, guidato dalla la prof. Rita Gari Cinquegrana, a decidere i tempi e le modalità per il nuovo bando. 

Di Ombretta Grasso |

E’ ufficiale. E’ Luca De Fusco, direttore del Teatro Stabile di Catania, il nuovo direttore del Teatro di Roma nominato da un Consiglio di amministrazione spaccato in cui erano assenti il presidente Francesco Siciliano e il consigliere del Comune di Roma Natalia de Iorio che avevano chiesto un rinvio e che in una conferenza stampa hanno dichiarato “l’impossibilità di arrivare a un accordo”. De Fusco, vicino a Gianni Letta, è stato nominato dai rappresentanti di Regione Lazio e Ministero, indicati dal  centrodestra. 

Nella terna dei nomi per l’incarico c’erano anche il catanese Ninni Cutaia, manager culturale di lungo corso con importanti incarichi ministeriali, ora alla guida del Maggio Fiorentino, e  Marco Giorgetti, attore e regista, attualmente alla guida della Pergola di Firenze.

Con la nomina di De Fusco si apre a Catania  la stagione delle candidature per il nuovo direttore. Tra i nomi circolati ci sono i registi Giovanni Anfuso, Guglielmo Ferro,  e anche la sorella Francesca Ferro, Giuseppe Dipasquale e Orazio Torrisi (questi ultimi due già in passato alla guida dello Stabile) e Pamela Villoresi, in scadenza al Teatro “Biondo” Stabile di Palermo. Sarà il Consiglio d’amministrazione, guidato dalla la prof. Rita Gari Cinquegrana, a decidere i tempi e le modalità per il nuovo bando. 

De Fusco, classe 1957, napoletano, regista e direttore di lunga esperienza, ha diretto il Festival delle Ville vesuviane, poi il Napoli Teatro Festival, poi è stato per dieci alla guida dello Stabile del Veneto,  quindi al Mercadante di Napoli (che ha portato a diventare Teatro nazionale), nel 2022 è stato nominato allo Stabile di Catania. Regista teatrale e lirico ha inventato il Premio Le Maschere del Teatro. 

Allo Stabile di Catania – dove ha trovato un teatro in difficoltà, in crisi di abbonati e con un gravoso mutuo da pagare  – ha firmato cartelloni che davano spazio ai testi, ai registi e agli attori siciliani, puntando sui classici e sulla tradizione. Scelte che hanno portato una crescita di abbonamenti (+43%), dello sbigliettamento (+21%), della vendita online (+90%). In due anni lo Stabile è passato dal 17esimo al quarto posto nella graduatoria del Ministero dei Tric, i Teatri di rilevante interesse culturale e i punteggi di 4 su 5 sulla direzione artistica e di 5 su 5 sulla qualità del progetto artistico hanno ottenuto un aumento di sovvenzioni di oltre 100mila euro. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA