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La casa “videosorvegliata” dei Puffi: sei anni a tre spacciatori

La sentenza del Tribunale: i tre furono arrestati assieme ad altri durante un blitz dei Lupi dei carabinieri

Di Laura Distefano |

Sei anni 10 mesi 20 giorni e 26.000 euro di multa. Questa la pena comminata dalla terza sezione penale del Tribunale a Gabriele Gagliano, 20 anni, Pape Mater Seck, senegalese di 43 anni, Michael Leonardi, 18 anni che furono arrestati a seguito di un blitz dei Lupi dei carabinieri in un appartamento di via Alonzo e Consoli. In manette finirono anche dei minorenni per cui si è proceduto separatamente. I tre, difesi dagli avvocati Maria Caterina Caltabiano, Maria Lucia D’Anna e Carlo Failla, sono stati condannati per detenzione di sostanze stupefacenti.

A secondo piano di un palazzo del traforo il fratello minore di Pietro Gagliano, recentemente arrestato nel blitz Leonidi, aveva creato una piazza di spaccio indoor con tanto di servizio di videosorveglianza. Cinque telecamere collegate, con un allaccio elettrico rigorosamente abusivo, a una tv di almeno 60 pollici. Si fanno chiamare i “Puffi”. Tant’è che sui muri della casa erano appesi i pupazzetti blu del famoso cartone animato. I militari a fine novembre fecero irruzione nel palazzo e riuscirono a catturare anche i baby-pusher che avevano tentato di fuggire sui tetti. Furono sequestrati dosi di crack, cocaina e marijuana.

Precisamente 138 grammi lordi di marijuana, 25,60 grammi lordi di cocaina e 3 grammi lordi di crack. Quando i pusher notarono l’arrivo dei carabinieri attraverso l’obiettivo delle telecamere sventrarono letteramente un wc e buttarono attraverso un tubo – alimentandolo con il liquido della candeggina – diverse dosi di crack. Inoltre i Lupi sequestrarono vari foglietti in cui erano appuntati nomi e cifre dello smercio della droga. Un vero e proprio libro mastro dello spaccio. Inoltre furono trovati dai carabinieri che passarono al setaccio l’appartamento di San Cristoforo diverse banconote e anche un gruppo luci di una Fiat 500 (probabilmente una forma singolare di pagamento della droga). In un marsupio fu rinvenuto anche un proiettile, di cui il Tribunale ha disposto la distruzione.Sui tetti i Lupi trovarono anche un mestolo (nella foto) usato per preparare i cristalli di cocaina. Sotto il mega schermo c’era anche il bruciatore.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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