Notizie Locali


SEZIONI
Catania 27°

Contenuto riservato ai membri

servizi

Gestione rifiuti, la Srr Ato 4 Agrigento Est invia i decreti ingiuntivi ai Comuni morosi

Il presidente Giuseppe Pendolino chiede ad Aica il “prestito” del direttore generale Claudio Guarneri

Di Giuseppe Recca |

Dopo che la sezione fallimentare del Tribunale di Agrigento ha accolto la proposta di concordato presentata dalla società Srr Ato 4 Agrigento Est, ed in attesa del decreto di omologazione da parte della stessa autorità giudiziaria, i vertici societari hanno cominciato con il nuovo anno quel percorso di continuità aziendale che al momento vede sempre il controllo del commissario giudiziale e che poi dovrà rispettare rigidamente il nuovo piano industriale.In quest’ottica, il presidente del Cda, Giuseppe Pendolino, ha reso noto che sono già stati emessi i decreti ingiuntivi nei confronti dei Comuni soci che sono in ritardo con i pagamenti e che qualche Ente locale ha già manifestato la disponibilità a stilare dei piani di rientro: «Stiamo cercando di incidere – dice Pendolino – per riportare lentamente la società in linea con i propri compiti. Io sono fiducioso per il futuro – aggiunge – possiamo ripianare il debito e raggiungere gli obiettivi prefissati, a patto che si possano recuperare i tanti crediti vantati dalla società. I Comuni che non risponderanno al decreto ingiuntivo, rischiano l’esecuzione coattiva», ovvero l’azione di recupero forzoso del credito della pubblica amministrazione.La Srr 4 Agrigento Est da tempo non ha più un direttore generale: Claudio Guarneri da un anno è ad Aica ed è venuta a mancare la figura tecnica storica della società: «Abbiamo richiesto al Ada dell’azienda del servizio idrico di poterlo avere a scavalco almeno un giorno alla settimana – dice Pendolino – spero in una risposta positiva sia da parte dell’interessato che da parte dell’organo direttivo».Attualmente gli atti ordinari e straordinari previsti dal piano impongono ancora la firma del commissario, non si può operare senza necessità di autorizzazione. C’è ancora la vigilanza degli organi e le procedure saranno ridotte quando verrà pubblicato il decreto di omologazione da parte del Tribunale, che tutti confidano avverrà senza ulteriori ostacoli. La sorveglianza rimarrà fino a quando con il concordato non si chiuderà il pagamento con debitori. C’è comunque la continuità aziendale, che era a rischio. L’udienza per il definitivo decreto è fissata per il mese di maggio. In questa fase il concordato viene messo ai voti. Poi i pagamenti si dovranno assicurare come previsto nel piano industriale dal team di consulenti che ha predisposto e presentato la documentazione. Nel momento in cui si esaurirà il pagamento dei creditori, il piano sarà in vigore fino al 2029, periodo in cui si dovrà comunque operare esattamente come previsto e autorizzato dall’autorità giudiziaria.La Srr si occupa della regolamentazione dei rifiuti nei Comuni di Agrigento, Aragona, Camastra, Cammarata, Campobello di Licata, Canicattì, Casteltermini, Castrofilippo, Comitini, Favara, Grotte, Joppolo Giancaxio, Lampedusa e Linosa, Licata, Montallegro, Naro, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Racalmuto, Raffadali, Ravanusa, Realmonte, San Giovanni Gemini, Santa Elisabetta, Sant’Angelo Muxaro, Siculiana. Lo stato di sofferenza finanziaria e il rischio concreto di fallimento non hanno condizionato i servizi alle comunità interessate, ma hanno determinato situazioni critiche con i dipendenti e con numerose società che erogano servizi. Nel corso degli anni ci sono state diverse azioni legali e solo con il concordato è stato possibile trovare degli accordi che hanno fatto parte della documentazione inserita nel concordato preventivo. È venuto in parte a mancare, nel senso che non è stato come quello previsto dalle norme, il ruolo della Srr, che ha compiti di regolamentazione e controllo del servizio al fine di garantirne l’efficienza, l’efficacia e l’equilibrio economico e finanziario della gestione. E, forse, se in alcune città il servizio è ancora insufficiente e le percentuali della raccolta differenziata sono ancora bassi, è anche colpa di questa fase di grande incertezza che ha coinvolto la società.

COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA