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Palermo: giovane morto dopo rissa, Prefetto ‘c’è area disagio giovanile, puntare su prevenzione’
Palermo, 14 gen. “Sentirò a breve i sindaci di Balestrate e di Partinico e insieme cercheremo di trovare le giuste misure. C’è un’area di disagio giovanile che si coglie in episodi come questo. Parliamo di giovani che non conoscono il valore della vita. Svilupperemo ulteriormente la collaborazione, già in corso, con le associazioni di categoria e metteremo in atto tutte le possibili soluzioni di carattere preventivo”. Ad annunciarlo in una intervista all’Adnkronos è il Prefetto di Palermo, Massimo Mariani, parlando della morte di Francesco Bacchi, il ragazzo di 20 anni, che ha perso la vita, la notte scorsa, dopo una rissa in discoteca a Balestrate, piccolo comune del palermitano. Da ore sono sotto torchio alcuni giovani che avrebbero partecipato alla rissa scoppiata nel locale, poi sfociata nella morte del ventenne.
“Stiamo già lavorando con le associazioni per aderire al Protocollo nazionale sui controlli delle discoteche – spiega ancora il Prefetto- Sono episodi che evidenziano un degrado sociale e che lasciano davvero sgomenti”. Una morte che arriva meno di 3 settimane dall’omicidio di Lino Celesia, il ragazzo di 22 anni, ucciso a colpi di pistola, sempre in una discoteca, questa volte nel centro di Palermo. “Si tratta di fenomeni che allignano a Palermo come in altre città – dice il Prefetto Mariani – C’è un’area di disagio giovanile che si coglie in altri episodi analoghi che accadono in altre città. Si tratta di affrontarle da un punto di vista giudiziario, e su questi gli inquirenti sono molto efficienti, ma c’è anche un’area di disagio giovanile che fa sì che queste persone diano luogo a episodi indegni. Sono persone che non hanno evidentemente presente il valore della vita e del divertimento. Noi dobbiamo cercare di prevenire questi episodi. E’ un quadro davvero degradante”.
Per il Prefetto di Palermo, Massimo Mariani, sono casi “difficili da prevenire” che “maturano in aree di grande disagio e che lasciano davvero senza parole”. E ricorda che “non ci si può affidare solo alle forze di Polizia, perché episodi come questi vanno contrastati a vari livelli, anche culturali”. Ma tiene a ribadire che fatti come quello della notte scorsa sono “difficili da prevenire, perché maturano in aree di disagio che lasciano sgomenti” e “su cui continueremo a batterci, a vari livelli”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA