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Tpl: Usb, 24 gennaio sciopero nazionale

Di Redazione |

Roma, 5 gen. (Adnkronos/Labitalia) – “Le associazioni datoriali rifiutano il confronto sulla proposta di rinnovo ccnl trasporto pubblico locale, il 24 gennaio 2024 è sciopero nazionale”. A dirlo l’Usb. “E’ – spiega il sindacato – un mobilitazione nazionale della categoria con uno sciopero di 24 ore sui seguenti temi: sicurezza dei lavoratori e del servizio, introduzione del reato di omicidio sul lavoro; necessità di modificare l’ossessionante e vizioso criterio che, inneggiando al risparmio, vede bruciare fior di soldi pubblici attraverso appalti e subappalti ad aziende che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato, garantendo ad esse profumati profitti; libero esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali; una legge sulla rappresentanza che superi il monopolio costruito sulle complicità trai sindacati e le associazioni datoriali di categoria.

“Nella stessa giornata – continua – per la limitazione dettata dalle leggi e normative ‘antisciopero” è proclamato anche un primo sciopero di 4 ore nel merito dell’ennesimo rifiuto delle controparti ad aprire un confronto su una proposta di rinnovo contrattuale elaborata da Usb Lavoro Privato, che rispecchia le reali esigenze della categoria. Le parti datoriali hanno ribadito l’insussistenza delle condizioni tali da indurre ad una modifica del vigente assetto del sistema delle relazioni industriali nel settore non riconoscendo dunque i soggetti sindacali che hanno attivato la presente procedura”.

“Queste – precisa l’Usb – le affermazioni delle associazioni datoriali che, a fronte di una sempre più ampia presenza di Usb lavoro privato nelle società esercenti trasporto pubblico locale e di una crescente partecipazione degli addetti al settore alle mobilitazioni promosse, al fine di minimizzare l’immagine e la consistenza della nostra Organizzazione Sindacale non hanno alcuna intenzione di intercedere sulle aziende, ad esse associate, affinché vengano trasmessi in modo corretto i dati reali delle formali adesioni sindacali; dati che sembrano perdersi per la strada in meccanismi complessi e incomprensibili che giocano un preciso ruolo, quello di neutralizzare i reali dati di rappresentanza che impedirebbero alle associazioni datoriali di estrometterci dal tavolo di trattativa del rinnovo del ccnl”.

“Meccanismi complessi – avverte – ma perfettamente funzionanti per quelle organizzazioni sindacali pronte a firmare rinnovi contrattuali basati insistentemente sull’abbassamento del costo del lavoro attraverso turni massacranti che producono una vera e propria fuga da questo mestiere; attraverso le continue privatizzazioni, appalti, sub appalti e sub affidamenti, con salari d’ingresso sotto le 7 euro l’ora senza riconoscimento dei salari di secondo livello; attraverso lo smantellamento dei diritti e la demolizione delle più elementari norme sulla sicurezza sul lavoro e del servizio reso all’utenza”.

“Temi – dice – quelli del salario e della sicurezza, che stanno particolarmente a cuore a tutti gli autoferrotranvieri; temi che sono al centro della piattaforma rivendicativa di Usb lavoro privato che sulla propria piattaforma di rinnovo contrattuale pone la paga oraria ad un minimo di 10 euro l’ora ridisegnando tutta la riparametrazione retributiva al fine di garantire aumenti salari certi e dignitosi”.

“Temi – insiste – che sono stati sempre al centro delle mobilitazioni di sciopero dell’Unione sindacale di base, quelle che il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, preferisce combattere a colpi di precettazione invece di mettere in sicurezza il vasto mondo dei trasporti e riconoscere l’emergenza salariale del settore scegliendo, invece, di saldare una forte complicità con le associazioni datoriali al fine di disarmare la categoria dell’unico vero strumento di cui dispongono i lavoratori per far valere i propri diritti”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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