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La Manovra della Regione prende corpo, Schifani: «C’è intesa, il voto l’8 gennaio»

Il presidente della Regione assicura che entro il 31 dicembre, sarà espletato quasi tutto il lavoro. Le opposizioni: «Occorre migliorare»

Di Redazione |

«Con lo sforzo della mediazione e con la determinazione del presidente dell’Ars Gaetano Galvagno che voglio ringraziare, siamo riusciti a raggiungere una intesa sulla manovra, per cui credo di potere metterci alle spalle la conflittualità e la dialettica che avevano caratterizzato la precedente legislatura, dove il presidente della Regione e quello dell’Assemblea si parlavano poco per motivi per cui non voglio entrare nel merito, ma nel momento in cui due istituzioni importanti vanno in corto circuito ne risente anche l’attività della politica. Oggi non è così».

Così il presidente della Regione Renato Schifani parlando con alcuni dirigenti di Forza Italia, tra cui l’assessore Edy Tamajo, riuniti per lo scambio di auguri in un hotel a Palermo. Schifani è poi rientrato a Palazzo dei Normanni per continuare a seguire i lavori parlamentari. «Col presidente Galvagno e con l’assessore Luca Sammartino siamo stati insieme ieri fino a mezzanotte, al mio ritorno da Roma, per trovare una sintesi di strategia per convincere l’opposizione. Voteremo la manovra l’8 gennaio ma entro il 31 l’avremo votata quasi tutta. Abbiamo evitato l’esercizio provvisorio».

L’Ars ha quindi approvato lo schema del bilancio della Regione e adesso manca solo il voto finale.

Già approvato l’articolo 1 del disegno di legge di stabilità, che assegna 350 milioni di euro a Comuni, Liberi consorzi e città metropolitane; su richiesta dell’opposizione il governo ha dato parere positivo, così come la commissione Bilancio, a un emendamento soppressivo del M5s del comma 5 dell’articolo, che destinava il tre per cento delle risorse per attività di prevenzione incendi, diserbamento e pulizia fondi, nonché di vigilanza su privati ed enti pubblici per le attività di pertinenza.

Le opposizioni

«Sono state giornate complicate, le criticità del bilancio e della finanziaria sono emerse già durante l’esame nelle commissioni. Apprezziamo il calendario dei lavori indicato dalla conferenza dei capigruppo con la mediazione del presidente dell’Ars. Entrando nel merito della manovra, dal lavoro all’agricoltura dalla sanità al diritto allo studio, ci sono norme che contengono risposte inadeguate, proveremo a migliorarle durante l’esame d’aula. Siamo soddisfatti per essere riusciti a parlamentarizzare il percorso facendo prevalere il buon senso e facendo accogliere un calendario dei lavori che, oltre a scongiurare l’esercizio provvisorio, consente alla legge di stabilità di procedere con un percorso sereno, ma senza rinunciare alle prerogative dell’opposizione e ad un sano confronto sui temi e sulle risorse impiegate», hanno affermato i capigruppo delle opposizioni all’Ars, Michele Catanzaro (PD), Antonio De Luca (M5S), Matteo Sciotto (Sud chiama Nord).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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