Notizie Locali


SEZIONI
Catania 12°

Contenuto riservato ai membri

il caso

Sanità, l’allarme dei sindacati: «L’assessore ci dica quali tagli sono previsti»

L'appello della Spi Cgil Sicilia a Giovanna Volo: «Convochi subito un incontro con le parti sociali»

Di Redazione |

Palermo. «I fondi del Pnrr per la sanità siciliana non diventino merce di scambio con vista sulle elezioni Europee».A lanciare l’allarme sul nuovo volto della sanità territoriale nell’Isola è lo Spi Cgil Sicilia, che si appella all’assessora regionale alla Salute, Giovanna Volo, chiedendo di convocare con urgenza le parti sociali.Cosa cambierà in Sicilia con la revisione del Pnrr proposta dal governo Meloni e approvata dalla Commissione Europea? Quale sarà il nuovo volto della sanità territoriale nell’Isola? Quali Comuni e quali aree resteranno tagliate fuori dalla realizzazione delle nuove Case e degli Ospedali di Comunità?Tutte domande ancora senza risposta.

«Salta agli occhi con tutta evidenza – osserva la segretaria regionale del sindacato dei pensionati, Maria Concetta Balistreri – l’intervento che riduce notevolmente il finanziamento per gli investimenti per il potenziamento della Sanità territoriale, ai quali si aggiungono la riduzione delle risorse per l’ammodernamento tecnologico e per la digitalizzazione delle strutture ospedaliere».

Il dettaglio dei tagli regione per regione non è ancora stato diffuso dal governo nazionale, ma sulla base dei dati forniti dalla fondazione “Gimbe” , il sindacato dei Pensionati della Cgil Sicilia ha elaborato una tabella relativa agli effetti che la revisione produrrà: saranno, ad esempio, 312 le case di Comunità in meno sul territorio nazionale. Quante di queste verranno tagliate in Sicilia? E dove? E ancora: 808 saranno i posti in meno in terapia intensiva e 995 verranno tagliati dai reparti di terapia semi-intensiva. Quali saranno gli effetti, a cascata, al di qua dello Stretto?

«Pur in assenza del dettaglio delle modifiche che interverranno nella Missione 6 Salute – prosegue Balistreri – è ovvio prevedere che anche la Sicilia vedrà ridotti gli investimenti in tale direzione».È per questa ragione che il sindacato si rivolge direttamente alla titolare dell’assessorato alla Salute: «È necessario che dia un segno di esistenza in vita convocando un incontro con le parti sociali. Le scelte devono essere condivise, tenendo conto dei reali bisogni del territorio e non, come è accaduto troppo spesso, degli interessi clientelari. A maggior ragione alla luce del fatto che molti esponenti politici sono già in campagna elettorale».

COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA
Di più su questi argomenti: