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Rapina al tabaccaio di Scoglitti, inizia il processo ma i tunisini imputati sono scomparsi

Vi ricordate quello che era accaduto nel maggio scorso? Dei due nessuna traccia sul territorio italiano

Di Salvo Martorana |

Al via con un colpo di scena il processo per la rapina al tabaccaio di Scoglitti. Il Gup del Tribunale, Ivano Infarinato, ha aggiornato l’udienza al 19 gennaio per verificare la presenza o meno sul territorio italiano dei tunisini sotto processo, oggetto di provvedimento di espulsione del questore. I due sono stati arrestati il 26 maggio scorso a Scoglitti dopo aver aggredito un tabaccaio e danneggiato alcune auto in sosta. Si tratta di un 26enne e di un 22enne. Dopo la convalida il gip Andrea Reale li ha rimessi in libertà con l’obbligo di presentazione quotidiana presso la caserma dei carabinieri di Scoglitti. A difenderli è l’avvocato Italo Alia. È stato quest’ultimo a rilevare che prima di provvedere alla discussione bisognava verificare la presenza o meno dei due imputati sul territorio italiano, atteso che già a giugno sono stati condotti al cpr di Caltanissetta per essere espulsi.

Il pm Gaetano Scollo in sede di convalida aveva chiesto il mantenimento della custodia cautelare in carcere. A conclusione delle indagini il rappresentante dell’accusa ha chiesto il decreto di giudizio immediato per i reati di tentata rapina in concorso, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Il tabaccaio ha denunciato i fatti ai carabinieri, assistito dall’avvocato Giovanni Mangione. Dopo la rapina i militari dell’Arma sono intervenuti ed hanno arrestato i due nordafricani. Secondo una prima ricostruzione sarebbero entrati all’interno del tabacchino per acquistare delle birre ma l’esercente ha detto che non vendeva alcolici, quindi, hanno aperto il cassetto del bancone ed il registratore di cassa della tabaccheria per impossessarsi del denaro. Subito dopo entrambi sono entrati in escandescenza ed hanno iniziato a danneggiare il locale e ad aggredire il tabaccaio con pugni e calci. L’uomo, un vittoriese di 45 anni, ha riportato una ferita sopracciliare destra giudicata guaribile in dieci giorni dopo essersi recato in ospedale. Successivamente i due imputati hanno colpito al petto ed al ginocchio anche una seconda persona intervenuta per aiutare il tabaccaio, un vittoriese di 33 anni. I due sono accusati anche di avere fornito false generalità ai militari della Compagnia di Vittoria.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA