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“Io a Modica perché sono un adrenalinico”

Il nuovo allenatore Pippo Strano racconta quali sono i suoi obiettivi

Di Marco Sammito |

E’ in auto sulla via del ritorno a casa Pippo Strano, neo allenatore del Modica, dopo aver diretto il primo allenamento in casa rossoblù. Non ha avuto dubbi o tentennamenti a sposare il progetto societario (si è licenziato dall’Athletic Palermo dopo una settimana di panchina) che è ambizioso, senza mezzi termini.

Lui conosce bene le insidie e le trappole che conducono al salto in Serie D perché questo torneo lo ha vissuto, vinto, perso con le squadre che ha allenato e dal blasone alto: Acireale, Paternò, Palazzolo, Siracusa, Enna. Lo scorso anno in finale play off con i gialloverdi per la promozione in quarta serie.

Dei giocatori rossoblù conosce qualcuno per averlo allenato in squadre precedenti (Diop al Siracusa), altri per averli avuti avversari e anche il direttore sportivo rossoblù, Fabio Arena, è stato suo giocatore all’Adrano; per il resto dovrà farsi un’idea ben precisa dell’organico a disposizione.

“Al primo impatto – dichiara Strano – ho trovato ragazzi disponibili. Non hanno certo l’autostima a mille venendo da due risultati non positivi. Poi il cambio di guida tecnica sulle prime fa un effetto attesa, ma ho trovato molta educazione e disponibilità”.

Pensa di cambiare gli assetti tecnici rivoluzionando il tanto amato 4-3-3 di Betta o lei si affiderà ai suoi moduli che sono mutevoli secondo le caratteristiche dell’avversario?

“Al momento sto verificando le caratteristiche dei ragazzi per potere poi pensare di modificare qualcosa. Certo è ancora presto per fare una valutazione di merito”.

Cosa pensa dell’ambiente in cui dovrà lavorare?

“I modicani sono persone educate e non sono invadenti. Amano la loro città e la squadra che la rappresenta”.

La sento molto tonico. Pronto ad affrontare con determinazione questa sua nuova sfida…

“Modica se la può giocare con le altre due squadre che puntano al vertice cioè l’Enna e il Paternò. La Modica calcio è una società blasonata e per me è stimolante lavorare qui. Raggiungere l’obiettivo non sarà né facile, né semplice però bisogna mettere dentro adrenalina e il piacere di lavorare. Abbiamo tutti delle motivazioni forti. Sono fatto così. Sono un adrenalinico. Devo intanto prendere coscienza del gruppo di lavoro, dei ragazzi che poi alla fine sono loro quelli che fanno la differenza;  sono loro che vanno in campo”.

Chiederà qualcosa alla società visto che si apre il calciomercato suppletivo di dicembre?

“Faremo delle valutazioni tecniche e poi, atteso che è aperto il calcio mercato, se c’è la possibilità opereremo. Però intendo precisare che al momento dobbiamo giocare. Abbiamo impegni importanti. Lavorare e poi vedere che tipo di scelta fare”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA