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Catania, a Giugliano la prova della maturità (e della continuità)

Cristiano Lucarelli non cambia assetto: la trasferta dirà se la rimonta è ancora possibile

Di Giovanni Finocchiaro |

Nel cuore della Serie C il Catania cercherà di continuare a lottare per risalire. Il cuore della C è Giugliano, trasferta tipo di un campionato con tante incognite e poche certezze. La squadra rossazzurra guarda solo il proprio percorso, ma se si considera quel che accade attorno – il ko del Foggia col Latina, la vittoria dello stesso avversario di oggi ad Avellino – si hanno conferme di come non ci sia una squadra che abbia ricevuto l’eredità del Catanzaro, mattatore nello scorso campionato.

Continuità nel 4 3 3

Che cosa vuol dire? Ci sono più speranze di rimonta per la squadra di Lucarelli? O la stagione è talmente incerta che ci può anche scivolare dalla zona nobile a quella in cui si rischiano i play out?Dipende dal gruppo, dalle vittorie che potrebbero essere aggiunto a un cammino che è stato sempre a intermittenza. La prima fuori casa della nuova gestione tecnica è un altro esame. L’ennesimo. Ecco perchè Cristiano ha deciso – e lo ha anche detto in conferenza stampa – che non vuole snaturare assetto tattico (4-3-3 di base) e anche lo schieramento iniziale degli uomini. Ci saranno un paio di cambiamenti, ma l’ossatura rimarrà ancora quella vista contro la Turris.

Allenatore manager

L’arrivo dell’allenatore manager – investito del secondo ruolo dalla società – implica programmazione futura. E, qui, entra in ballo la durata dell’accordo con lo stesso Lucarelli. Ma sono i risultati immediati che spostano equilibri, attenzioni, seguito di pubblico. Lo sanno tutti, ci mancherebbe, ecco perchè già durante il mercato di riparazione il Catania potrebbe cambiare volto in alcuni settori anche in virtù dell’assenza prolungata di Rizzo e di quella di Ladinetti che forse tra un mese sarà a disposizione. Naturale che sia così, se si vuol tentare un piazzamento nei play off che possa dare adito a speranze di lotta sul campo.

Aspettando gennaio

Argomenti, questi, che dopo la ripresa del campionato, a gennaio, saranno centrati meglio e diventeranno, si spera, più attuali. Per ora c’è la prima di tre gare nel giro di una settimana (mercoledì il Crotone per gli ottavi di Coppa alle 18,30 al Massimino, domenica prossima ancora in casa il match di campionato contro la Virtus Francavilla alle 20,45). Lucarelli, prima della partenza per il ritiro ha detto a chiare lettere che al turn-over non pensa: «C’è una partita importante da preparare tenendo conto dello stato di forma del Giugliano, della velocità, della voglia di affrontare il Catania e batterlo» aveva sibilato Lucarelli ieri l’altro. Roba da routine perchè il Catania vogliono superarlo tutti, figurarsi.

Che formazione?

Il Catania di oggi? Difesa quasi confermata con dubbi al centro perchè Curado, Silvestri, Lorenzini si giocano due posti. A sinistra Castellini o Mazzotta con Maffei giovane alternativa che avrà comunque spazio in seguito. Sulla destra Bouah sembra in vantaggio su Rapisarda. In mezzo Quaini (o Zanellato che però non può ancora reggere i 90 minuti) in regia con Rocca e Zammarini interni e Deli unica altra scelta in questo settore. In avanti Di Carmine (staffetta con Sarao più che possibile dopo un’ora di sfida) dovrebbe ancora guidare l’attacco con Chiricò e uno tra Marsura e Bocic laterali.

I tifosi? C’erano 500 posti messi a disposizione del Giugliano e sono stati venduti tutti i biglietti. Una costante che viene osservata dall’esterno con ammirazione a conferma di una tradizione che le categorie più basse non hanno mai fatto abbassare numeri e passione. Manco a dirlo. Telecolor seguirà le fasi prima del via e proporrà i commenti a partire dalle 15,45 e a fine gara le interviste ai protagonisti.

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