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Il Vittoria deve accontentarsi del pari con il Megara

I biancorossi non riescono a chiuderla e sono costretti a dividere l'intera posta in palio

Di Andrea La Lota |

VITTORIA                   1

MEGARA                     1

VITTORIA: Leuci, Hardes, Russo (37’st Mamadou) Floridia, Sferrazza, Pettinato, D’Agosta (12’st Morra) Leggio, Cannarozzi, Pipo (12’st De Vivo) Diop. All. Rufini

MEGARA: Incatasciato, Carcagnolo, A. Carpinteri, Militello (1’st Amara) Luce (37’st A. Leoncini) C. Carpinteri, Palazzolo, Fichera, Mongelli, L. Leoncini, La Ferla (46’st Cardile). All. Monaca

ARBITRO: Quattrotto di Messina

NOTE: Incatasciato para rigore a D’Agosta (nella foto) al 3’ della ripresa. A metà gara la curva ultras’ 93 del Vittoria mostra la sua vicinanza al dolore per la morte della giovane vittima di femminicidio Giulia Cecchettin con uno striscione di cordoglio e speranza: “L’amore non uccide. #Io sono Giulia”.

RETI: 34’pt Floridia, 16’st Carcagnolo

Vittoria-Megara è un po’ la sintesi di tutto ciò che può accadere nell’arco di 90’ di una partita di calcio. Vantaggio biancorosso nel primo tempo (meritato), raddoppio vicino nella ripresa (calcio di rigore mancato), pareggio “carambola” del Megara e serie di miracoli a ripetizione del portiere ospite nel finale. In pratica quello che spesso e volentieri succede quando la partita è nelle tue mani e non la chiudi nel momento propizio. Ovviamente con buona parte del merito dell’avversario, capace di contenere un Vittoria favorito per tutta la partita e col rischio di pungerlo in qualche imprevista ripartenza.

E’ chiaro che il Vittoria quest’oggi avrebbe meritato i tre punti e punteggio pieno, ma di fatto il secondo pari della stagione in campionato costa il primo posto in classifica agli uomini di Danilo Rufini, con un Avola all’arrembaggio e nuova capolista del girone. E domenica prossima scontro di fuoco in casa dei rossoblù per il primo e vero faccia a faccia della stagione.  Un match al quale le due squadre, fin qui le più forti, arriveranno con approcci diversi. Avola in versione “battistrada”, Vittoria ansioso di dover correre ai ripari dopo un pareggio che ha tutto il sapore di una mancata occasione. Oltretutto per impedire anche un divario in classifica che si prospetterebbe preoccupante dopo appena dieci partite. Un paradosso se pensiamo che in nove gare, sette sono le vittorie e soltanto due i pareggi messi in fila dagli ipparini. In qualsiasi altro girone staremmo a parlare di un campionato già archiviato. 

Dunque da dove ripartire? Senza dubbio dalle certezze che quest’organico è sempre stato in grado di dimostrare. Qualità e tecnica le conosciamo, basterà abbassare la tensione andando ad Avola consapevoli della proprie capacità. Il campionato è lungo e domenica prossima i biancorossi potranno contare su un Morra più rodato dopo il minutaggio importante di questa domenica. E non si abbatta capitan D’Agosta, i rigori sono pur sempre episodi (magari quest’anno non girano dalla sua) e a 38 anni non deve nulla dimostrare a un pubblico e a una tifoseria che lo conoscono bene per ciò che di bello ha realizzato nella sua brillante carriera di calciatore. A Siracusa, Acireale, Brolo e Lentini ancora se lo ricordano. Il gol non sia ossessione, arriverà ugualmente. 

A supporto del momento delicato, non sono mancate comunque a fine partita le parole di presidente e direttore sportivo Toti Miccoli e Marco Cammarata. Da ex portiere non potevano mancare i complimenti di Miccoli a Incatasciato, migliore in campo del Megara: “Mi premeva farlo – così il presidente biancorosso – è stato decisivo e di fronte a certi gesti tecnici è quasi doveroso. Sulla partita poco da dire, avremmo meritato di vincerla, ma il calcio è anche questo e accettiamo il risultato. Un incidente di percorso che non muta il nostro cammino e le nostre intenzioni. Ad Avola ci aspetta una gara importante e andremo lì a dare il massimo come in ogni occasione”. Anche per il diesse Marco Cammarata c’è poco da rimproverare alla squadra: “I ragazzi meritano i complimenti, purtroppo gli episodi oggi non ci hanno aiutato. Voglio ringraziare il nostro magnifico pubblico; bello vedere lo stadio pieno di famiglie e ragazzi in curva e tribuna. Una spinta che ci aiuta tanto. Adesso pensiamo ad Avola. Ci faremo trovare pronti”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA