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Vittoria, Bilancio di previsione 2023 da approvare entro l’anno altrimenti il Consiglio andrà a casa

Stasera un'altra seduta consiliare infuocata a sala Carfì

Di Giuseppe La Lota |

Si prevede una seduta consiliare infuocata, stasera presso sala Carfì. I 24 consiglieri si riuniscono in seconda convocazione per approvare il bilancio consolidato 2022 e il bilancio consuntivo 2022 della Vittoria mercati srl. A seguire, se ci sarà tempo, il riconoscimento di 6 debiti fuori bilancio che attendono da anni.Dopo l’aria fritta delle sedute scorse, ultima la sceneggiata fuori programma sulla questione sanitaria, si torna in aula per trattare punti di vitale importanza per la sopravvivenza dell’ente: l’approvazione del bilancio consolidato, che doveva essere esitato entro il 30 settembre e che invece è rimasto ingessato nel braccio di ferro tra maggioranza e opposizione consiliare. La mancata approvazione del consuntivo non comporta nessuna penalizzazione per il Consiglio, ma non consente all’amministrazione di assumere personale.

Quei sindaci che hanno assunto violando la legge (fra questi c’è Pozzallo) a distanza di anni hanno dovuto rispondere di tasca propria ai rilievi della Corte dei conti che configura come «danno erariale il comportamento del dirigente comunale che assume personale nel perdurare del mancato rispetto dei termini di approvazione del documento contabile». L’amministrazione aveva già pronta l’assunzione di almeno 3 dirigenti più una decina di staffisti, ma senza consolidato ha dovuto tirare il freno a mano. Il sindaco Aiello durante le fasi preliminari aveva anticipato di volere andare avanti ugualmente con le assunzioni, ma evidentemente il dirigente che avrebbe dovuto firmare l’atto s’è bloccato, anche perché risponderebbe direttamente alla Corte dei Conti. E coi tempi che corrono, considerato che alcuni dirigenti, più qualche facente funzione dirigenziale, risultano iscritti nel registro degli indagati per presunte violazioni di atti amministrativi, meglio non correre altri rischi.Rischia molto il Consiglio, invece, se non approverà il bilancio di previsione entro la fine del 2023. Rischia lo scioglimento da parte della Regione, che lascerebbe in carica solo il sindaco. Un pensiero che non fa dormire sonni tranquilli ai 24 consiglieri comunali, soprattutto ai 9 della ex maggioranza. Come si sa è in corso una discussione su una possibile mozione di sfiducia del sindaco. Servono 15 firme e attualmente ne sarebbero disponibili solo 14. C’è incertezza sulla firma della consigliere Valentina Argentino (nella foto) del m5S, che dovrà decidere appena si concluderà il dibattito all’interno dei pentastellati. Il gruppo è diviso in due parti: c’è che firme sulla mozione ne metterebbe anche due e chi invece vorrebbe patti chiari per il futuro politico del partito e della città. Cosa accadrà? Se m5S non firma la sfiducia salverà il sindaco in carica ma non ribalterà le posizioni consiliari.L’amministrazione beneficerebbe di 10 voti contro i 14 dell’opposizione: opposizione che potrà pure facilitare l’approvazione del bilancio di previsione per evitare lo scioglimento, ma continuerà a mettere in difficoltà l’amministrazione. A quel punto m5S sarebbe organico all’attuale amministrazione e volendo potrebbe anche andare al governo ottenendo il settimo assessorato rimasto vacante da quando l’avv. Anastasia Licitra s’è dimessa.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA