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Effetto Fedez, giovani in fila per donare sangue dopo il ringraziamento del rapper

Anche la figlia di Guccini ringrazia donatori, trasfusioni necessarie dopo il parto

Di Redazione |

Oltre un centinaio di giovani in coda per donare il sangue a Milano presso la principale sede dell’Avis, Associazione volontari italiani del sangue, in una domenica che ha fatto registrare il record di dieci volte più persone del normale. O che hanno tempestato di chiamate e messaggi sui social da tutta Italia l’Avis nazionale, chiedendo informazioni sulla donazione, desiderosi di fare la propria parte. È l’effetto Fedez quello registrato sul delicato sistema delle donazioni di sangue in Italia. Un effetto che ha la sua spinta proprio nei giovani, al momento anello debole della catena.

A soli due giorni dal video in cui l’artista milanese ringraziava i donatori di sangue per le trasfusioni ricevute, dopo il ricovero a Milano per delle emorragie causate da alcune ulcere, un centinaio di ragazzi si sono messi in coda e altri hanno cercato un contatto con l’associazione, che ora ha dato il via a una collaborazione con il rapper.

E l’effetto a catena dettato dalle parole dell’artista ha coinvolto anche Teresa Guccini, figlia del cantautore Francesco, che ha scelto di condividere la sua esperienza dopo il parto legata alla necessità di trasfusioni di sangue. «Vogliamo rivolgere un ringraziamento a Fedez – specifica il presidente di Avis nazionale, Gianpietro Briola – per aver voluto abbracciare un tema così importante come quello della donazione di sangue. Dopo le sue dimissioni dall’ospedale, le nostre sedi locali hanno iniziato a ricevere un numero superiore alla norma di telefonate e messaggi da parte di tante persone che, dopo aver visto il suo messaggio sui canali social, hanno manifestato il desiderio di iniziare a donare. Se diamo uno sguardo ai dati del nostro canale Instagram, le visite sono aumentate di oltre il 130% rispetto alla settimana precedente e solo nella giornata di sabato abbiamo registrato più di 40.300 visualizzazioni e oltre 3.000 follower».

«Gran parte di queste persone – prosegue Briola – sono giovani e per noi e per l’intero sistema trasfusionale italiano questo rappresenta un segnale importantissimo. Più volte, infatti, abbiamo richiamato l’attenzione su un ricambio generazionale sempre più lento». Solo nell’ultimo anno i donatori tra i 18 e i 45 anni sono calati del 2%. Anche tra gli adolescenti i dati sono poco incoraggianti: una recente indagine Avis su un campione di 5.600 ragazzi rileva che solo il 38% sarebbe intenzionato a donare al compimento della maggiore età. Un dato in flessione di oltre 10 punti percentuali rispetto alla precedente rilevazione, effettuata solo due anni fa. I dati raccolti da Avis nel corso di numerosi incontri con ragazze e ragazzi under 25 dimostrano che le informazioni in loro possesso sono frammentarie e questo li spingerebbe spesso ad auto escludersi, nell’errata convinzione di non essere idonei alla donazione.

Anche Teresa Guccini ha deciso di uscire allo scoperto e condividere la sua esperienza dopo l’appello lanciato da Fedez. «Anche io – racconta su Instagram la donna – senza i donatori di sangue non sarei qui a raccontare la mia storia ed è perciò doveroso ringraziarli». «La mia – conclude – è stata una gravidanza perfetta e ho fatto un parto naturale, eppure, quando ho espulso la placenta, ho avuto una emorragia gravissima stimata intorno ai 2200cc che mi ha fatto scendere l’emoglobina a 4. Avere l’emoglobina a 4 all’improvviso (il minimo è 12) significa essere ad un passo dall’andarsene. Ci ho messo mesi a elaborare quanto accaduto perché nella gioia della nascita non ho pensato a me stessa».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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