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Paura tra i villeggianti per un incendio al Villaggio Cielo Azzurro: forestale e vigili del fuoco domano a fatica le fiamme

Il rogo ha lambito una vasta discarica in un terreno abbandonato che se avesse preso fuoco avrebbe potuto causare una catastrofe

Di Maria Elena Quaiotti |

Questa è la cronaca di un incendio che avrebbe potuto essere l’ennesima catastrofe all’Oasi del Simeto e in particolare nei Villaggi a mare, cronaca che parla di quanto prevalga ancora l’incuria, l’irresponsabilità dei mancati interventi preventivi, pur segnalati. Parla perfino delle mancate denunce di situazioni a rischio da parte di chi “vede” ma non segnala alle autorità competenti, salvo poi richiedere a gran voce l’intervento delle già poche e oberate forze di forestale, protezione civile e vigili del fuoco.

Nel caso specifico solo l’intervento tempestivo di oggi pomeriggio al Villaggio Cielo Azzurro e coordinato dall’ispettore Andrea Munzone, comandante del distaccamento forestale di Catania che ha gestito le operazioni di spegnimento e bonifica utilizzando tutte le “forze” a disposizione, dai suoi uomini e mezzi, ai volontari di protezione civile e vigili del fuoco, ha impedito che le fiamme – pur estese – arrivassero in quella che è di fatto una vera e propria polveriera, ovvero una delle tante discariche presenti nei terreni abbandonati, in particolare lì dove fino a qualche tempo fa c’era una specie di drive-in oggi ci sono cataste di legna, spazzatura, plastica, roulotte, barche e altro…

L’allarme

La cronaca: sono gli stessi residenti del villaggio ad affermare di aver richiesto già dalla tarda mattinata di oggi l’intervento dei vigili del fuoco, senza esito; di fatto è verso le 14 che, avvistata la “fumata” provenire dal Villaggio Cielo Azzurro e accertato che si trattava di un incendio, si sono recati sul posto il mezzo antincendio forestale CT 21 e, in supporto, i volontari della protezione civile dell’Associazione Guardie Ambientali Sicilia insieme a Sicilia Emergenza One.

Le operazioni di spegnimento si sono rivelate da subito complesse, sia per l’estensione sia per il materiale combustibile presente lì vicino di cui accennato sopra, ma anche la presenza di ville potenzialmente a rischio, motivo per il quale è stato richiesta anche la presenza dei vigili del fuoco, arrivati dal Distaccamento nord con l’autobotte da 3.500 litri, e dell’autobotte forestale CT 40. Per completare le operazioni di bonifica è intervenuta perfino l’autobotte da 10 mila litri della protezione civile, ma anche il rifornimento d’acqua fornito da un abitante, che ha permesso di mantenere operativo il mezzo della forestale su una lingua avanzata fino allo spegnimento.

L’incendio di 4 anni fa

Per un pericolo scampato, non senza danni soprattutto all’ambiente che restano da valutare, l’attenzione di Munzone e della forestale, con la protezione civile, resta comunque alta anche al Boschetto della Plaia, dove ogni giorno viene garantito il presidio, ancora memori del tremendo incendio di quattro anni fa, scoppiato esattamente il 10 luglio 2019.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA