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La Scala dei Turchi “passa” al Parco della Valle dei Templi: per l’accesso ci sarà un ticket
Accordo con il comune di Realmonte. Apre anche la Villa Romana di Durrueli
La gestione della fruizione della Scala dei Turchi di Realmonte sarà curata dal Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento. Per visitare in sicurezza la suggestiva scogliera di marna bianca, è in corso di definizione un accordo fra l’ente regionale e il Comune di Realmonte che prevede il pagamento di un ticket d’ingresso.
«Stiamo per completare un rapporto di convenzione con l’amministrazione comunale, per cui ci saranno visite contingentate e numerate alla Scala dei Turchi – spiega il direttore del Parco archeologico di Agrigento, Roberto Sciarratta – Stiamo lavorando per essere pronti da questa estate e questo metterà fine all’utilizzo improprio della Scala dei Turchi, ci saranno delle regole».
«La convenzione ci consentirà di abbattere delle barriere architettoniche e di guide specializzate per raccontare la storia del sito dal punto di vista scientifico – ha spiegato il sindaco di Realmonte Sabrina Lattuca – . L’ente Parco prevederà un ticket unico per due siti unici, la Scala dei Turchi e Villa Romana di Durrueli». Villa che, dopo decenni di abbandono, riaprirà i cancelli giovedì prossimo.
La Villa Romana riapre da giovedì ai visitatori. I resti archeologici della villa maritima risalente al primo secolo dopo Cristo, con i suoi mosaici e le terme, che si trova alla foce del fiume Cottone, solo a poche centinaia di metri dalla Scala dei turchi, tornano fruibili dopo i lavori di recupero finanziati dal Parco archeologico Valle dei Templi. Obiettivo prossimo è formalizzare la convenzione fra il Parco di Agrigento e il Comune di Realmonte, istituendo un percorso di visita unico che comprende sia i mosaici e le terme della domus di Durrueli che la famosa Scala dei turchi, inaccessibile al pubblico per rischio crolli ed erosioni dal febbraio 2020.
«Questa riapertura è di importanza fondamentale per la provincia di Agrigento – dice l’assessore ai Beni culturali, Francesco Scarpinato – proprio perché arricchisce e avvalora il percorso che abbiamo posto in essere per dare lustro a un territorio che offre perle rare. Oggi abbiamo restituito questa meravigliosa villa di età imperiale agli agrigentini, rendendola fruibile ai visitatori, per dare un ulteriore impulso al turismo e ai beni culturali e cercare di migliorare sempre di più un’offerta che renda Agrigento pronta a essere Capitale della cultura. Con il governo Schifani stiamo lavorando alla costituzione di un protocollo d’intesa che possa rendere fruibili ai visitatori contestualmente sia la villa romana di Realmonte che la Scala dei turchi, utilizzando un biglietto integrato».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA