Notizie Locali


SEZIONI
Catania 10°

La Mostra

Sorrisi in Luce, l’importanza del nostro sguardo

La storia e gli insegnamenti di 6 donne coraggiose in una Mostra a cura di Compagnia della Bellezza e Humanitas.

Di Lorenzo Maugeri |

Ieri pomeriggio è stata inaugurata, presso i locali di Joy Hub, la Mostra “Sorrisi in Luce” curata dai direttori creativi Salvo Filetti e Viviana Santanello del gruppo “La compagnia della bellezza”.

Un nuovo progetto artistico che si pone in continuità rispetto a quello di “Sorrisi in rosa” di Humanitas. Nato nel 2017 da un’idea della fotografa Luisa Morniroli e dell’amica scrittrice Cristina Barberis Negra che hanno voluto raccontare in modo innovativo il tema della prevenzione, della malattia e del ritorno alla vita dei pazienti che hanno sofferto di tumore al seno.

Una coinvolgente conferenza di presentazione ha aperto l’evento con gli interventi mirati e appassionati dei curatori e degli ospiti delle associazioni, con l’approfondita informazione dell’Humanitas e in particolare con le testimonianze dirette e le emozioni di alcune delle 6 protagoniste della mostra.

La mostra

Subito dopo è stata svelata ufficialmente l’area adibita ad ospitare la bellezza, le immagini e la storia di queste donne. Con l’apertura di due pannelli scorrevoli alle spalle della platea vi si scorge un tunnel di lenzuola bianche con i ritratti delle protagoniste sospese in aria. Alla fine del tunnel e ai lati della sala vi sono 3 monitor che riproducono un video racconto che trasporta e coinvolge il visitatore nel mondo e nell’intimo di queste donne che hanno affrontato una delle più grandi battaglie del nostro tempo.

Tramite i Qr-code presenti in sala è poi possibile approfondire le storie o i dettagli che vi hanno colpito particolarmente.

L’idea

Per la parte fotografica e di styling della mostra sono stati coinvolti fotografi, dress designer e parrucchieri. «Abbiamo messo per la prima volta la nostra expertise, tutte le nostre attenzioni su modelle d’eccezione, che hanno attraversato l’esperienza del tumore al seno con successo e quindi con i loro capelli abbiamo lavorato per cogliere la luce nel loro sguardo, una bellezza ritrovata e trasformata» commenta Salvo Filetti con orgoglio. «L’immagine sorridente di 6 donne come emblema, ode alla bellezza altra, della rinascita. Al grande valore che sta nella fiducia e nel “cuoraggio”. Termine che fonde cuore e coraggio ovvero che si bisogna avere paura ma con il cuore in mano e procedere nella conoscenza profonda e altra di noi stessi».

La regista Santanello si sofferma sul lavoro espresso in video tramite le speciali interviste che ha condotto alle protagoniste. «Molto spesso durante il percorso della malattia non vengono presi in considerazioni aspetti come la bellezza, l’aspetto beauty, che è fondamentale per una donna e dopo però volevamo anche raccontare altro tramite la storia interiore di queste donne. Quindi perché una mostra multimediale? Non ci possiamo fermare a vedere un’immagine, dobbiamo sentire il loro punto di vista e il loro punto di vista trascende ogni singola esperienza che noi abbiamo della malattia».

E ancora soffermandosi sulla potenza emotiva di queste storie: «In questi video loro cercano o chiedono semplicemente un abbraccio o una chiamata». Un tema ricorrente in tutti gli intervistati è l’importanza di non sentirsi soli.

Maria e Tiziana, due delle sei protagoniste, ci raccontano come hanno vissuto questa esperienza.

«Sono riusciti a farci tirar fuori delle emozioni, dei sentimenti, delle cose che forse noi avevamo “messo da parte”. Non perché ce ne fossimo dimenticate, ma tante volte è per un senso di autoprotezione» dice Maria, che con voce emozionata ribadisce quanto «sia fondamentale in questi casi il sostegno. Quello della famiglia? Non è così scontato come si pensa… L’essere nell’altro, empatizzare con l’altro e far sentire questa vicinanza aiuta ed è fondamentale per una persona che sta attraversando un periodo in cui si sente sola e persa».

A chi è rivolta

Tiziana conferma la sua grande intenzione di aiutare gli altri con la propria esperienza:

«Una delle prime cose a cui ho pensato quando sono iniziata a star meglio è che volevo dare un contributo, parlare con le altre donne che avrebbero affrontato e che stanno affrontando questo percorso per spiegargli cosa succede. Lo smarrimento quando inizi è tanto. Anche se l’Humanitas è un centro di eccellenza e le cure sono attente e precise, ti sorgono comunque tanti dubbi. Per questo le donne devono essere condotte per mano anche da chi ha già affrontato questo percorso. L’importante per me è che questa mostra venga vista. Curatevi, fate i controlli e non dimenticate di mettervi al primo posto, perché a volte ce lo dimentichiamo».

Per Maria, inoltre, risulta fondamentale portare i ragazzi delle scuole a vedere la mostra. La sensibilità dei ragazzi e delle loro famiglie può essere determinante.

La Santanello spera che «ognuno chiami un amico malato uscendo da questa mostra. Nelle video installazioni sentirete un telefono che suona a ripetizione. Questo perché le donne cercavano una chiamata, un abbraccio».

Conclude Filetti: «Questa mostra ci aiuta a migliorare lo sguardo. Il modo in cui guardiamo la nuova immagine di una persona deve cambiare e dobbiamo entrare in una nuova “sana normalità” d’osservazione. Hai presente quando in Avatar si dice: “Io ti vedo?”, ecco io ti vedo e non è così scontato. Io ti vedo realmente e ce la facciamo”».

Note finali

Le foto sono state realizzate a Novembre 2022 dalla Compagnia della Bellezza, insieme a Humanitas Istituto Clinico Catanese.

Le 6 donne protagoniste sono: Grazia, Maria, Nerina, Palma, Patrizia e Tiziana.

La mostra, aperta a tutti, è attualmente visitabile presso i locali di JoyHub Catania in via Scuto Costarelli 26 (Accademia Compagnia della Bellezza), dal 4 al 30 maggio, dalle ore 10 alle ore 17.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA