IL PRESIDENTE DEL CLUB ROSSAZZURRO
Intervista a Ross Pelligra: «Mi sento sempre più catanese e ho una certezza: porteremo il Catania in alto»
L'imprenditore siculo australiano racconta i segreti della vittoria: «Lavoriamo senza guardare l'orario per aiutare questa società a raggiungere i traguardi»
I ventimila tifosi applauditi domenica per la festa promozione del suo Catania. Il Massimino stracolmo anche ieri per l’evento “Un goal per la solidarietà” organizzato da Luca Napoli per scopi benefici con le scuole etnee coinvolte come sempre. Ross Pelligra ha vissuto due giornate da sold out incassando altri applausi, consensi, ringraziamenti per avere avviato un progetto che rilancia Catania calcistica a livello nazionale dopo la grande crisi culminata con la cancellazione della matricola 11.700.
Il patron siculo australiano ci ha raccontato emozioni e progetti con una semplicità che alla gente piace. Perchè “legge” la voglia di riportare davvero il Catania in alto: «Ci arriveremo, in alto, questo è certo».Non è un sogno, come ripete spesso, ma una ferma volontà.
«Ho la fortuna di avere al fianco i migliori dirigenti. Perchè hanno competenza. Hanno testa e cuore. Lavorano senza guardare l’orario. Lo fanno per aiutare il Catania a vincere».
A distanza di qualche giorno, che effetto le ha fatto la festa promozione?
«Nell’immediato non riuscivo a spiegare a parole la mia emozione. Quando mi sono spostato dalla tribuna centrale – al termine della gara con il Santa Maria – per raggiungere il terreno di gioco, scendevo le scale dello stadio e mi sembrava di volare, di essere al centro di un sogno. Invece era pura realtà che ha superato la più fervida immaginazione. Adesso capisco cosa abbiamo fatto e i sogni sono diventati realtà grazie al duro lavoro che abbiamo impostato in estate».
E dire che la società è stata fondata e iscritta in pochi giorni, la squadra costruita in ritardo rispetto alle altre concorrenti.
«Abbiamo corso come i matti. Ma ripeto che abbiamo i migliori dirigenti. Per esempio Vincenzo Grella ha messo a disposizione la sua esperienza, la sua disponibilità a tutte le ore del giorno. Hanno tutti testa e passione per portare avanti il Catania. Lo stesso discorso vale per Carra, per Caniglia, per Laneri, per coloro che formano la squadra che non va in campo, ma che fa in modo che i ragazzi riescano a giocare rendendo al massimo».
Si aspettava lo stadio stracolmo domenica, così come in occasione della manifestazione di Luca Napoli?
«Quando ho visto lo stadio pieno, era come un sogno. Vedere tante gente felice mi fa provare immensa gioia. Poi, lo ripeto sempre perché ci tengo, vedere tante famiglie, tante donne, tanti nonni sostenere la squadra è favoloso. Anche i ragazzini. Tanti ragazzini».
Il futuro
Il futuro è già cominciato, anche se il campionato finirà domenica.
«C’è la poule scudetto. Anche lì vogliamo vincere. Tenteremo di farlo».
Ma lei è a Catania da giorni, impossibile non immaginare incontri in cui si discute il piano per il 2023-24.
«In effetti stiamo pensando a come impostare la stagione ventura: dal budget alle date di inizio della preparazione».
Il budget, si parla di 10 milioni.
«Sarà un budget importante per tutte le nostre squadre, ci interessa anche la crescita dei nostri ragazzi del vivaio. Non pensiate che vogliamo fare marcia indietro. Anzi, usiamo le marce per accelerare».
Si può tentare di vincere la Serie C.
«Vogliamo vincere, questo è certo. E parteciperemo per farlo. Poi sarà il campo a dire se la nostra è stata una previsione giusta».
Per i giovani ha spesso ipotizzato otto, dieci campi per permettere loro di non andare via da Catania.
«Servono i campi e stiamo studiando posti e location in cui permettere ai nostri ragazzi catanesi di giocare. Ed è un mio pallino da sempre».
In società entrerà Mark Bresciano che domenica era allo stadio.
«E ha trovato un grande entusiasmo. Mi ha detto che un pubblico così numeroso e che incitava la squadra spesso non si trova nemmeno in Serie A».
Australia e Catania sembrano sempre più vicine.
«Molti amici australiani, ma anche tanti turisti, vogliono visitare la Sicilia e Catania per toccare con mano l’entusiasmo che la vittoria della squadra ha riportato nel cuore della gente».
Questione stadio
Il Massimino, sottoposto a lavori, sarà ampliato.
«Mi è dispiaciuto sapere che domenica scorsa tanta gente è rimasta fuori perché non c’era più posto nell’impianto. Sì, abbiamo intenzione di ampliare questo stesso stadio perché la storia di Catania non si deve trasferire dal Cibali. Ma l’idea è di creare più posti: 30 o 40 mila. Poi la cifra esatta la studieranno i tecnici del settore. Lavoreremo al fianco dei nuovi amministratori facendo attenzione a non intasare la circolazione nel quartiere».
Chi è, oggi, Ross Pelligra?
«Una persona felice. Un uomo che si sente catanese. Ho visto la festa di Sant’Agata e mi sono tornati in mente gli affetti della mia famiglia per la patrona della città».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA