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Cara, carissima Sicilia: in attesa del nuovo vettore “solita” stangata di Pasqua sui biglietti aerei

Ancora prezzi proibitivi per le festività. Che chi rinuncia per i costi eccessivi, ma a Fontanarossa previsto comunque un traffico record

Di Maria Elena Quaiotti |

Fino a 487 euro per un “weekend lungo” di Pasqua in Sicilia, dal 7 all’11 aprile, da Roma a Catania (e ritorno) con Ita Airways; il prezzo scende a 358 euro partendo da Milano Linate per lo scalo etneo, ancora meno – 280 euro – se si decide di partire da Milano Malpensa con Ryanair, oppure da Bergamo Orio al Serio, da dove “debutterà” la nuova compagnia Aeroitalia (fino a 98,99 euro il costo del viaggio di andata e 125,99 euro per il ritorno, ma con la formula “basic”, che prevede solo un bagaglio piccolo in cabina). Nelle date considerate per arrivare a Palermo si potrà spendere fino a 362 euro partendo da Linate (Ita Airways) o 253 euro da Malpensa (Ryanair), mentre da Roma si oscilla dai 285 euro di Ita ai 298 di Ryanair.

Un lungo scalo per spendere meno

Per riuscire a spendere meno di 200 euro bisogna o partire prima del 1° aprile, data in cui i prezzi si “impennano”, e comunque aver prenotato con largo anticipo, oppure optare per lo “scalo di lunga durata” a Luqa proposto da Air Malta: un Roma-Catania e ritorno (nelle stesse date delle simulazioni citate che abbiamo effettuato utilizzando il sito di comparazione skyscanner.it) costerà in tutto 161 euro, ma all’andata su 9 ore di viaggio 7 saranno di scalo, mentre al ritorno lo scalo sarà addirittura di 18 ore e 41 minuti.

Fontanarossa boom

Che sia l’effetto “White Lotus” o più semplicemente l’incontenibile voglia di viaggiare “scoppiata” nel post pandemia due cose sono certe: spostarsi in aereo nelle festività verso l’isola costa sempre di più (e perfino in treno si superano i 200 euro, con viaggi decisamente più lunghi e il “nodo” dell’attraversamento dello Stretto) e nonostante questo, in termini di passeggeri previsti in transito all’aeroporto Fontanarossa di Catania, ad esempio, anche a Pasqua verrà confermato «il trend positivo registrato nel primo trimestre del 2023, già migliore di quello del 2019, ma anche del 2022», come sottolinea Nico Torrisi, amministratore delegato Sac (società di gestione dello scalo etneo).

Chi ha prenotato prima

Non sarà quindi il “caro voli” ormai tipico di ogni periodo festivo a diminuire il flusso, pur con le polemiche che ogni volta trascina con sé. E, del resto, gli “stratagemmi” per risparmiare sono noti, specie ai siciliani “nesciuti”, sempre più spesso giovani professionisti affermati al nord Italia o in Europa. È il caso di Federico Fariselli, economista dei trasporti e consulente per un’azienda milanese, decisamente abituato a viaggiare: «Quest’anno mi è andata bene – conferma – perché ho prenotato nelle date meno gettonate e ho un lavoro flessibile. Partirò il 31 marzo da Linate e rientrerò il 13 aprile, con Ita Airways. Costo 170 euro, ma perché il viaggio l’ho prenotato l’11 marzo. Se avessi scelto la partenza dal primo aprile il prezzo sarebbe schizzato a 250 euro».

E chi non c’è riuscito

Non è andata bene invece a un altro catanese che vive e lavora in Spagna come esperto nel settore turistico e tecnologico, in gergo “Hospitech”: «Avrei voluto rientrare nella settimana di Pasqua – spiega Valerio Coco – anche per partecipare ad un evento proprio sulla mobilità previsto nella sede di “Isola Catania” il 6 aprile, ma da Madrid a Catania i prezzi andavano dai 400 euro in su e, a parte Ryanair che ha il volo diretto, tutte le altre compagnie effettuano scalo a Roma». Non si tratta però solo di un “caro voli Sicilia”, precisa: «Avevo anche pensato a un’altra meta per il weekend di Pasqua, ma ad esempio per Napoli il costo schizza a 700 euro e i prezzi sono lievitati anche solo per muoversi in Spagna in treni, dove da Madrid puoi raggiungere Barcellona, Valencia o il sud in tempi dignitosi, cosa ancora non possibile in Italia per arrivare in Sicilia. Per Cordoba, due ore di treno veloce, mi aspettavo 60-70 euro, invece costa 120 euro, è tutto carissimo».

Il nuovo vettore

L’attenzione per i mesi a venire è puntata su Aeroitalia, la compagnia che nelle intenzioni, soprattutto del governatore Renato Schifani che s’è intestato la battaglia contro il caro-voli bussando anche all’Antitrust, dovrebbe “spezzare” il “cartello” delle compagnie da e per l’isola e che inizierà le attività proprio a fine marzo in base agli “slot” via via disponibili. I voli in partenza per Catania sono per ora previsti solo da Orio al Serio da fine marzo e, se “superato” il periodo pasquale i prezzi diventano interessanti, nel periodo estivo si assestano a quelli di “mercato” (nel mese di agosto ad esempio l’andata prevede una forbice tra 29,99 e 109,99 euro, fino a 149,99 euro per il ritorno). I primi voli da Orio al Serio per Palermo sono dati disponibili dal mese di luglio con due partenze settimanali, il lunedì e il venerdì, da inizio giugno si avvierà la tratta Roma Fiumicino-Palermo mentre si dovrà ancora attendere per la tratta Roma-Catania.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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