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Catania, il fronte progressista ritrova l’unità su Maurizio Caserta candidato sindaco

Dopo il forfait di Abramo, Pd, M5S, Sinistra italiana, Europa Verde e civici di Forum CataniaPuò puntano sul docente universitario. Ma scioglieranno la riserva entro 72 ore

Di Mario Barresi |

Maurizio Caserta, alla fine, ha detto sì. Il docente universitario di Economia, nonostante la sua più volte dichiarata contrarietà, ha accettato la richiesta del fronte progressista: sarà lui, a meno di colpi di scena nei prossimi tre giorni, il candidato sindaco unitario di Pd, M5S, Sinistra italiana, Europa Verde e civici di Forum CataniaPuò. La notizia è emersa da un riunione della coalizione, in corso a Catania, con la partecipazione dei vertici locali del centrosinistra, ma anche dei leader regionali di dem e grillini, Anthony Barbagallo e Nuccio Di Paola.

Il tavolo comunque ha deciso di prendersi 72 ore di tempo per sciogliere la riserva sul nome del docente universitario, sebbene abbia già riscosso il gradimento di tutti gli alleati.

Decisivo, in questo senso, il serrato corteggiamento partito dopo il passo indietro di Emiliano Abramo, inizialmente indicato come candidato. Gli altri due potenziali nomi sono stati bruciati dal fuoco amico: Niccolò Notarbartolo, ex consigliere dem, per il veto di Barbagallo; Antonio Florio, giovane avvocato molto gradito anche a Giuseppe Conte, non ha convinto la base pentastellata.

Il pressing dei vertici nazionali

E così, con quello che in ambienti giallorossi viene definito “un estremo atto di generosità”, è arrivato il via libera di Caserta, già candidato a primo cittadino di Catania nel 2013 con una lista civica. Caserta comunque è stato anche oggetto di un garbato pressing dei vertici nazionali dei partiti, in nome di un “modello Catania”, incarnato dal docente espressione della società civile, che piace molto a Elly Schlein a allo stesso Conte.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA