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Commercio Estero: gennaio import -3,2%, per calo energetici

Prezzi import in calo del 3,5% su dicembre (record dal 2005)

Di Redazione |

ROMA, 17 MAR – A gennaio 2023 l’Istat stima una crescita congiunturale modesta per le esportazioni (+0,2%) e una flessione per le importazioni (-3,2%). . “Per l’import – commenta l’Istat – il calo su base mensile, il quinto consecutivo, deriva soprattutto dalla contrazione degli acquisti di energia, su cui incide favorevolmente la caduta dei prezzi del gas naturale allo stato gassoso”. Su base annuale l’export cresce del 15,3% in termini monetari e del 2,4% in volume. L’import registra un incremento tendenziale dell’8,4% in valore ed è pressoché stazionario in volume (+0,3%) L’Istat segnala che nel mese di gennaio 2023 i prezzi all’importazione diminuiscono del 3,5% su base mensile e aumentano del 4,6% su base annua (era +11,3% a dicembre 2022). “Si tratta della più ampia flessione congiunturale dei prezzi all’import dal 2005, (cioè da quando è disponibile la serie storica dell’indice) ed è dovuta “ai ribassi dei prezzi dei prodotti energetici; al netto di questi, la flessione congiunturale è modesta (-0,1%) e la crescita tendenziale più sostenuta (+5,8%)”. A gennaio 2023 il saldo commerciale è negativo e pari a -4.194 milioni di euro (-6.520 milioni a gennaio 2022). Il deficit energetico (-7.760 milioni) è di poco superiore rispetto a un anno prima (-7.615 milioni), mentre l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici aumenta da 1.095 milioni di gennaio 2022 a 3.566 milioni di gennaio 2023.

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