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Pronta risoluzione FdI contro certificato figli coppie gay Ue

Sarà discussa martedì al Senato. M5s lavora a contro-risoluzione

Di Redazione |

ROMA, 10 MAR – E’ pronta la proposta di risoluzione di Fratelli d’Italia che di fatto boccia il certificato europeo di filiazione, documento al centro della proposta di regolamento Ue al vaglio del Senato e che consentirebbe il riconoscimento dei diritti dei figli all’interno dell’Unione europea, indipendentemente da chi li ha concepiti, se nati da genitori omosessuali o se adottati. Il documento – firmato dal relatore, il senatore Giulio Terzi che è anche presidente della commissione Politiche Ue – sarà discusso martedì in commissione. Nel frattempo il M5s sta lavorando a una risoluzione di minoranza, essendo favorevole alla proposta di regolamento, così come Pd e Avs. “Ci auguriamo che su questo convergano le altre opposizioni”, aggiunge la senatrice 5S, Dolores Bevilacqua. Contrario al regolamento Ue è il centrodestra, che teme si bypassi così il divieto alla maternità surrogata, vietata in Italia e ammessa oggi in 3 paesi Ue su 27. Da qui il quasi scontato parere negativo che la commissione del Senato darà alla proposta di regolamento e che sarà poi trasmesso al Consiglio europeo che, successivamente tenendo conto dei pareri dei Parlamenti dei vari Stati, affronterà il tema. Nella risoluzione di FdI si contesta, in particolare, l’obbligo di riconoscimento del certificato Ue di filiazione perché non rispetta i principi di sussidiarietà e proporzionalità. In altre parole, si respinge l’ipotesi che quel certificato diventi automaticamente valido e quindi accettato anche in Italia, perché – è il ragionamento condiviso nella maggioranza – sarebbe un’invasione del diritto europeo su quello italiano soprattutto sulla maternità surrogata. In alternativa si propone l'”adozione in casi particolari”, prevista dalla legge 184 del 1983 e che consentirebbe al partner del genitore che non ha procreato di adottare il minore.

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