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L'INDAGINE

Catania, il pm chiede l’archiviazione per l’ex assessora Barbara Mirabella: era accusata di corruzione

Fu arrestata e fiinì ai domiciliari in piena campagna elettorale da candidata di FdI all’Ars

Di Laura Distefano |

Per scaramanzia i diretti interessati non ne parlano. Perché è sempre meglio «non dire gatto se non ce l’hai nel sacco». La procura ha chiesto l’archiviazione dell’indagine a carico di Barbara Mirabella, l’ex assessora ai Grandi eventi della giunta di Salvo Pogliese, finita agli arresti domiciliari per corruzione nel pieno della campagna elettorale delle Regionali. L’imprenditrice era candidata per uno scranno all’Ars con Fratelli d’Italia.

Nella ricostruzione accusatoria Mirabella, grazie ai suoi rapporti con il chirurgo Francesco Basile (ex rettore dell’Università di Catania) e facendo leva sul suo ruolo istituzionale, avrebbe ottenuto dai vertici di una società che organizzava un importante congresso medico alle Ciminiere di Catania il pagamento di fatture emesse dalla società Expò srl per prestazioni ritenute non necessarie all’organizzazione dell’evento.

L’attesa del Gip

Mirabella (884 voti alle urne pur senza fare campagna elettorale) venne poi scarcerata dallo stesso gip per «cessazione delle esigenze cautelari». Una decisione che avrebbe completamente ribaltato la prospettazione accusatoria con la richiesta di archiviazione, che ora deve passare al vaglio del gip. Il countdown è partito.

L’avviso di conclusione indagini

Il pm Fabio Regolo ha già notificato l’avviso di conclusione delle indagini inerenti l’operazione che lo scorso settembre ha scosso le elezioni regionali. Ma nei sei fogli di atti si leggono solo i nomi di Basile, in qualità di presidente della Società Italiana di Chirurgia, e Giovanni Trovato, nella veste di amministratore delegato della Medical Ti Spa. A Basile, direttore dell’Unità di Clinica chirurgica del Policlinico di Catania, sono contestati due capi d’imputazione per concussione e tentata concussione per sponsorizzazioni sempre inerenti il “famoso” congresso medico. In uno di questi è coinvolto l’imprenditore di forniture mediche.

La richiesta di archiviazione, dunque, non riguarda solo l’ex assessora, ma anche gli altri indagati. E cioè i camici bianchi Roberto Ciuni, Salvatore Ciuni, Giuseppe Giulla, Luigi Piazza e Giuseppe Pecorella. E gli imprenditori campani Sabrina Rubeo ed Eugenio Marzuillo, organizzatori dell’evento medico incriminato.

«L’onestà intellettuale dei pm»

«La pubblicazione della notizia della richiesta di archiviazione nel procedimento a carico di Barbara Mirabella – ha scritto il legale dell’ex assessore, Enrico Trantino – ci costringe a un brevissimo commento, che abbiamo finora evitato in attesa che il GIP assuma la decisone finale. Forse mai come in questo caso il sistema ha mostrato il corretto funzionamento. Con grande senso di onestà intellettuale, i pubblici ministeri hanno preso atto dei chiarimenti forniti dagli indagati e dai loro difensori, concludendo per la correttezza della procedura seguita e per l’insussistenza di fatti di rilievo penale. Non crediamo sia giusto anticipare ulteriori considerazioni, che riserviamo al momento in cui il procedimento sarà definito».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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