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Milleproroghe: Mattarella, ‘norme eterogenee che non disciplinano scadenza termini’
Roma, 24 feb. Come già accaduto nel settembre 2020 e nel luglio 2021 “anche oggi ho il dovere di porre in evidenza come varie nuove disposizioni introdotte in sede parlamentare non corrispondano ai principi e alle norme costituzionali in materia. Riscontro infatti la presenza di norme che non recano proroghe di termini in senso stretto ma provvedono a introdurre o a modificare la disciplina sostanziale a regime in diverse materie, ovvero risultano funzionali a disporre un mero finanziamento ovvero un rifinanziamento di misure già scadute”. Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una lettera ai presidenti del Consiglio, Giorgia Meloni; del Senato, Ignazio la Russa; e della Camera, Lorenzo Fontana, che accompagna la promulgazione della legge di conversione del decreto Milleproroghe.
“Numerose risultano, in particolare, le norme -denuncia il Capo dello Stato- prive di riferimenti di carattere temporale in materia di personale e di organizzazione della pubblica amministrazione, o, ancora, di carattere ordinamentale o anche con oneri per le finanze pubbliche”.
A tale proposito Mattarella rileva che “l’articolo 1-bis, commi 1-6, come si evince dalle quantificazioni della stessa relazione tecnica, reca una copertura finanziaria insufficiente in proiezione temporale che, al fine di assicurare il pieno rispetto dell’articolo 81 della Costituzione, dovrà essere integrata con il primo provvedimento legislativo utile”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA