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Tunisia: sindacato in piazza contro politiche governo

Proteste a Sfax, Nabeul, Tozeur, Kairouan

Di Redazione |

TUNISI, 18 FEB – Migliaia di appartenenti al potente sindacato tunisino Ugtt sono scesi oggi in piazza in diverse città della Tunisia per protestare contro l’arresto di uno dei loro leader, contro il deterioramento della situazione economica e per chiedere il ritorno ad un dialogo tra le parti sociali. Epicentro delle manifestazioni Sfax, seconda città e capitale economica del Paese, nonché storico centro di potere del sindacato. “Il governo non è riuscito a mettere il Paese sulla strada della riforma economica e sociale. Tutto quello che è riuscito a fare è attaccare il sindacato”, ha detto in un discorso a Sfax il leader dell’Ugtt Othman Jallouli. “Oggi qualsiasi sindacalista può essere licenziato semplicemente per aver espresso un’opinione”, ha detto. Portando “solidarietà da parte di 45 milioni di lavoratori in Europa”, si è rivolta alla folla a Sfax anche la segretaria generale della Confederazione europea dei sindacati, Esther Lynch, che ha tenuto un discorso in difesa dei sindacati liberi. I manifestanti protestavano in particolare contro l’arresto, a fine gennaio, di Anis Kaabi, responsabile del ramo autostrade dell’Ugtt. Kaabi si trova attualmente in custodia cautelare in attesa del processo fissato per il 23 febbraio, per aver lanciato uno sciopero dei casellanti autostradali e causato dunque perdite finanziarie alla società pubblica Tunisie Autoroutes. Da mesi l’Ugtt, si ritiene “presa di mira” dal presidente tunisino Kais Saied, e ha annunciato una serie di proteste che dovrebbero culminare in un maxi corteo a Tunisi l’11 marzo. Motivo di ulteriore contrapposizione dell’Ugtt al governo: le trattative con il Fmi per un prestito di 1,9 miliardi di dollari, che potrebbe portare a dolorose misure di austerità e privatizzazioni di imprese statali, cui il sindacato si è sempre detto contrario. (ANSA)

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