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Beppe Grillo torna al teatro con “Io sono il peggiore”: «Ecco cosa farei con il reddito di cittadinanza»

Uno dei fondatori del M5S si è esibito al Mancinelli di Orvieto

Di Redazione |

E’ un Beppe Grillo apparentemente disilluso dalla politica e deluso dai politici, quello che ieri sera è tornato a calcare il palcoscenico di un teatro – il Mancinelli di Orvieto – portando in scena «Io sono il peggiore». Spettacolo che è scivolato via tra chiari riferimenti all’attualità politica e temi da sempre cari al comico genovese, come l’ambiente e le energie rinnovabili. 

L’interazione con gli spettatori è stata continua, al punto da coinvolgerli direttamente nello show, chiedendo loro di formulare delle domande su dei bigliettini, poi riposti in un cestino della spazzatura da dove Grillo li ha estratti e letti. «Dio mio, Dio mio, Dio mio» ha esclamato il garante del M5s alla domanda su cosa pensasse di Luigi Di Maio. Arriva a dargli del Giuda, per poi dire: «Non penso né male né bene, il suo non lo chiamo neanche tradimento». Aggiungendo: «Ci ha permesso di rinascere con il Mago di Oz Conte, oggi ci vuole una persona corretta, educata, non uno che grida». Spiegando: «Io ho gridato tanto, ora basta gridare». 

Non si dice deluso dal M5 stelle, «perché la mia testa non ragiona come ragiona un politico normale», ma evoca un cambiamento. Lo evoca anche una volta finito lo spettacolo, incalzato dai giornalisti mentre si accinge ad andare a cena con il suo staff. Durante l’ora e mezza di show, Grillo trova il modo di fare riferimento anche alla vicenda giudiziaria del figlio, si addentra nel Festival di Sanremo e parla di «linguata di Benigni al presidente della Repubblica sulla Costituzione che tutti sappiamo essere un’incompiuta». Parla del governo attuale e lo definisce di «estrema destra». Allo spettacolo assiste anche lo stato maggiore del Movimento, a iniziare dall’ex premier Giuseppe Conte e il già presidente della Camera, Roberto Fico. Tra il pubblico anche il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico. E’ solo in chiusura di spettacolo che affronta il tema del reddito di cittadinanza: «Lo darei a tutti, ricchi e poveri, 1.500 euro a tutti». «Costerebbe 140 miliardi, dove trovi i soldi? Togli gli ammortizzatori sociali e le pensioni», ha detto Grillo rivolgendosi ad uno spettatore. Concludendo: «Bisogna eliminare la povertà e non metterci delle pezze, abbiamo bisogno di sognare qualcosa di diverso».   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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