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Conta dei danni

Maltempo, allerta si allenta ma a Catania e sull’Etna restano criticità

"Senza i nostri mezzi la situazione, nelle zone montuose, sarebbe stata davvero disastrosa", afferma Salvo Cocina, appena riconfermato a Capo della Protezione civile regionale

Di Redazione |

Oggi siamo rientrati in “zona gialla”, quindi siamo relativamente fuori pericolo. Senza considerare le conseguenze dei danni creati dalla pioggia ininterrotta e dal forte vento dei due giorni appena passati. E a non essere ancora fuori pericolo restano sia la città di Catania, ma anche la zona sull’Etna, dove il metro di neve caduto e i mezzi a disposizione della protezione civile, tre grandi spazzaneve a turbina, già impegnati nelle Madonie, sui Nebrodi e sull’Etna stesso, hanno «richiesto la nostra attivazione presso il Dipartimento nazionale – sottolinea Salvo Cocina, appena riconfermato a Capo della Protezione civile regionale – per l’invio di due ulteriori mezzi spazzaneve che arriveranno oggi dall'Anas Calabria. Senza i nostri mezzi la situazione sarebbe stata davvero disastrosa. Nel corso del vertice di oggi (ieri per chi legge) con i prefetti dell’isola, forze dell’ordine e aziende, abbiamo capito che i mezzi a disposizione della Città metropolitana sono inadeguati e/o guasti, l’ente cioè non riesce a garantire lo spazzamento e l’accessibilità delle strade provinciali, in tutte le condizioni. In Sicilia – aggiunge – resta ancora tanto da lavorare sulla dotazione di mezzi e sulla formazione del volontariato. In queste ore sarà vitale riuscire a far arrivare le idrovore e piccoli gruppi elettrogeni dove necessario, specialmente per mettere in sicurezza le famiglie fragili colpite da black out elettrico e allagamenti».

Casi che, stando al report di ieri alle 18 dei vigili del fuoco su tutto il territorio provinciale, non sono pochi: 41 gli interventi conclusi in giornata tra dissesti statici, soccorso a persone e alberi pericolanti e, a quell’ora, ancora 155 interventi da espletare. Per tutta la giornata è stato il Distaccamento Forestale di Catania, con il personale di Sorveglianza dell’Oasi del Simeto, a garantire sopralluoghi e monitoraggi continui sui corsi d’acqua nel territorio, arrivando fino alle aree agricole vicino a Sigonella, ma anche lungo la Sr-Ct, alla zona industriale, a San Giovanni e Francesco La Rena, ai villaggi a mare.

Sono stati numerosi gli interventi per danni causati dal forte vento in città, dalla circonvallazione al lungomare: «Una lotta impari – così l’ha definita Stefano Sorbino, comandante della Polizia locale – contro condizioni meteo al limite e ottimizzando il personale a disposizione. Oggi (ieri, ndr) abbiamo precettato dalle 20 le pattuglie in reperibilità, perché dalle 20 in poi le pattuglie in turno serale sono poche. Ma il nostro impegno è costante, 24 ore su 24, ad iniziare dai tanti alberi sradicati e cartelloni caduti segnalati in tutta la città. Come quello in via Capo Passero, che non è caduto, ma era troppo alto per potercene occupare da soli con i mezzi a nostra disposizione, ha richiesto il supporto dei vigili del fuoco che però nel frattempo erano impegnati in altri interventi. Poi ci sono le buche e voragini nell’asfalto che con la pioggia si stanno aprendo: già l’asfalto a secco sta scarseggiando, il personale di Utu e delle Manutenzioni è impegnato su tutti i fronti, in tanti casi non ci resta che transennare il tratto considerato». Un super lavoro che continuerà, quindi, nei prossimi giorni.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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