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Sant’Agata torna tra la sua gente: ecco il programma delle processioni

Di Carmelo Aurite |

Dopo due anni di Covid, c’è grande attesa per il ritorno in presenza delle processioni con le quali il sacro busto reliquiario di S. Agata sarà riabbracciato dalla sua gente, tra ali di folla.

Le celebrazioni religiose avranno inizio all’alba del 4 febbraio con la S. Messa dell’Aurora, che sarà celebrata per la prima volta da S. E. Mons. Luigi Renna. Le porte del duomo della città inizieranno ad aprirsi intorno all’una di notte, per permettere l’ingresso dei devoti in sicurezza. Alle 4 inizierà la recita del S. Rosario. Atteso il momento dell’uscita di S. Agata dal sacello alla presenza delle istituzioni e dei devoti. Il Sacro busto reliquiario sarà portato sull’altare della navata maggiore per la solenne celebrazione eucaristica, che sarà anche trasmessa in diretta (come tutti gli altri appuntamenti all’interno della cattedrale) sui canali social della diocesi grazie al servizio dell’ufficio comunicazione Arcidiocesi di Catania, guidato da padre Giuseppe Longo. Il segnale sarà ripetuto da tutte le emittenti che ne hanno fatto richiesta.

Intorno alle 7 il busto reliquiario e lo scrigno saranno posizionati sull’argenteo fercolo, decorato con fiori rossi in ricordo del martirio subito da Agata, mentre il corteo delle 14 candelore anticiperà la processione. L’avvio del giro esterno sarà segnato dal passaggio del fercolo da porta Uzeda, per percorrere via Dusmet, nel suggestivo passaggio lungo gli archi della Marina. In tarda mattinata la processione dovrà arrivare a piazza dei Martiri, per poi dirigersi verso la stazione, da cui si muoverà verso piazza Iolanda per proseguire in via Umberto. Nel primo pomeriggio da via Grotte Bianche il fercolo farà il suo ingresso in piazza Carlo Alberto, con la sosta davanti alla basilica Maria SS. Annunziata al Carmine. Dopo un momento di preghiera, a Piazza Stesicoro, sarà la volta della suggestiva salita dei Cappuccini, con il passaggio dai luoghi del martirio – la Fornace e il Santo Carcere – per poi arrivare davanti alla chiesa di S. Agata La Vetere. Da qui il fercolo inizierà il lungo percorso che lo porterà attraverso la Catania popolare del Plebiscito, per arrivare a notte fonde a Porta Garibaldi, dove non mancherà lo spettacolo dei fuochi del “Fortino”. Da via Plebiscito, attraverso la “calata della marina”, il fercolo si dirigerà verso il Duomo.

5 febbraio

La mattina del 5 febbraio è scandita dal solenne Pontificale, anticipato dalla processione del Clero, che dall’Arcivescovado giungerà fino in Cattedrale. La processione inizierà nel pomeriggio con il giro. Il fercolo, per l’occasione, sarà addobbato da fiori bianchi, simbolo della purezza della Vergine catanese. La processione del fercolo, trainato dai lunghi cordoni, sarà preceduto anche nella processione del 5, dal passaggio del corteo delle 14 candelore. La processione si muoverà lungo via Etnea, percorrerà via Caronda, dove, davanti alla chiesa della Madonna della Mercede, la comunità parrocchiale guidata da padre Pasquale Munzone, saluteranno il passaggio della Santa. Il fercorlo giungerà dunque al Borgo, dove il suo passaggio sarà salutato dai tradizionali fuochi pirotecnici. La processione procederà attraverso via Etnea per arrivare ai “quattro canti”, da dove, ormai alla mattina del 6 febbraio, dopo le opportune manovre, il fercolo compirà di corsa, trainato dai devoti, la ripida salita di via A. di Sangiuliano. Da qui l’ingresso in via Crociferi per l’atteso e suggestivo momento del canto di Agata, eseguito in latino dalle Monache Benedettine del SS. Sacramento. Il canto sarà preceduto da un messaggio del nuovo cappellano padre Nino La Manna, in segno di continuità con il solco tracciato dal compianto mons. Gaetano Zito. Da via Garibaldi la processione farà rientro in cattedrale. Il popolo di Agata potrà nuovamente abbracciare il busto reliquiario della Santa Patrona in occasione dell’ottava di giorno 12.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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