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Rinoplastica, Lipofilling o Rinofiller con Acido Ialuronico? La risposta in uno Studio Scientifico del Prof Pietro Gentile, Chirurgo Plastico di Fama Internazionale
(Roma, 4 Gennaio 2023) – Prof Pietro Gentile, Professore Associato di Chirurgia Plastica presso l’Università Tor Vergata di Roma e chirurgo di fama internazionale per la Chirurgia Plastica Rigenerativa: “Il rimodellamento nasale è una delle procedure più delicate in chirurgia plastica e medicina estetica. La rinoplastica è l’intervento chirurgico di elezione che consente la correzione definitiva di difetti o deformità del naso oltre che di eventuali deficit respiratori attraverso la settoplastica, ed in quest’ultimo caso si parla di rinosettoplastica. Il lipofilling così come il rinofiller può rappresentare una alternativa per correggere solo piccole imperfezioni. La procedura da impiegare deve essere valutata caso per caso, in funzione del tipo e gravità del difetto”
Roma, 4 Gennaio 2023 – È il professor Pietro Gentile, ad aver pubblicato sull’autorevole rivisita internazionale “Aesthetic Plastic Surgery Journal”, lo studio scientifico sul confronto tra la il rinofiller a base di acido ialuronico e il lipofilling nella correzione di deficit nasali.
Deficit nasali, sono deviazioni più o meno gravi della piramide nasale, rappresentate anche da gibbo prominente, deformità della punta e del dorso nasale oltre che da deviazioni del setto nasale e ipertrofia dei turbinati che possono complicare il quadro clinico causando alterazioni della respirazione. Alterazioni dei profili nasali, e/o deficit respiratori possono provocare gravi disagi al paziente.
Il lavoro, un rigoroso studio scientifico randomizzato e controllato, mira a confrontare i risultati ottenuti in un gruppo di pazienti trattati con il Lipofilling, con quelli di un gruppo trattato con il rinofiller per la correzione di difetti dei profili nasali, dei tessuti molli del dorso, della punta (specie in caso di punta nasale cadente e squadrata) e di columella nascosta. L’analisi pre- e post-operatoria è stata eseguita con un’accurata valutazione clinica, fotografica e strumentale. Il follow-up postoperatorio ha avuto luogo a 1, 2, 4, settimane, 3, 6, 12 mesi e poi annualmente.
I principali criteri di inclusione dello studio prevedevano una storia di insoddisfazione dell’aspetto nasale da parte dei pazienti, punta nasale cadente, punta nasale squadrata, columella nascosta, difetti del supra-tip, esiti di traumi, deviazione laterale della punta nasale, deficit delle cartilagini laterali e della porzione cefalica delle cartilagini alari.
Il follow-up è stato eseguito in tutti i pazienti fino a 18 mesi dopo l’ultima procedura. I pazienti trattati con Lipofilling si sono sottoposti alla procedura una sola volta, mentre i pazienti trattati con rinofiller a base di acido ialuronico sono stati tutti ritrattati una seconda volta 6 mesi dopo la prima iniezione perché il prodotto è stato totalmente riassorbito.
Il 73,7% dei pazienti trattati con Lipofilling ha mostrato eccellenti risultati estetici dopo 1 anno rispetto a solo il 29,7% dei pazienti trattati con acido ialuronico.
D’altro canto, a distanza di un mese dalle procedure, la maggior parte delle persone che si sono sottoposte sia al rinofiller che al lipofilling ha espresso soddisfazione per il ripristino dei profili, la consistenza, la morbidezza e i volumi risultanti, e si sono dimostrati disponibili, a sottoporsi nuovamente alla procedura, consigliando anche il trattamento ad altri.
L’88,3% dei pazienti trattati con rinofiller a base di acido ialuronico rispetto al 53,8% dei pazienti trattai con lipofilling ha descritto rispettivamente l’iniezione di acido ialuronico e del grasso come una procedura molto confortevole e non invasiva.
L’immediata infiltrazione in studio e l’assenza di anestesia nel gruppo trattato con acido ialuronico sono apparse fondamentali nei risultati finali. Al contrario, il limitato mantenimento di acido ialuronico durante il follow-up (a 6 mesi il prodotto era totalmente riassorbito) ha portato la procedura di lipofilling ad essere la più stabile e duratura.
Come previsto, la soddisfazione dei pazienti ad un anno di distanza dalla procedura era maggiore nel gruppo trattato con lipofilling.
L’analisi del questionario di valutazione e del grado di soddisfazione ha mostrato che tutte le persone in entrambi i gruppi (trattate sia con rinofiller che lipofilling) avrebbero scelto di sottoporsi a rimodellamento nasale e che erano state sufficientemente informate sui rischi e le complicanze dei trattamenti (incluso il rischio di asimmetrie, deformità, granulomi, spostamento o riassorbimento dell’innesto di grasso e dell’acido ialuronico e la possibilità di ripetere il trattamento più volte).
Quando il grado di soddisfazione è stato valutato attraverso una scala analogica visiva (VAS), le persone di entrambe i gruppi erano soddisfatte in modo simile.
In precedenza, il Prof Gentile aveva già contribuito a dimostrare la validità della rinoplastica con varie tecniche nel trattamento di deficit nasali, in numerosi studi scientifici, pubblicati su riviste ad alto impact factor, sia per finalità ricostruttive che per finalità estetiche, ritenendola l’unica procedura in grado offrire un risultato permanente e definitivo.
Certo è che, per la correzione di piccoli deficit, l’impiego di procedure chirurgiche meno invasive come il lipofilling e non chirurgiche come il rinofiller a base di acido ialuronico può rappresentare in casi selezionati una alternativa utile.
Ogni procedura però ha limiti, rischi e possibili complicanze che devono essere chiaramente spiegate al paziente già a partire dalla prima visita specialistica, al fine di fornire una esaustiva e dettagliata informativa. I pazienti infatti devono essere informati sulla possibilità di poter ripetere il trattamento a distanza di circa 6-12 mesi in funzione del risultato ottenuto e del grado di soddisfazione raggiunto.
La gravità dei deficit nasali e delle asimmetrie dei profili devono essere attentamente valutate al fine di comprendere quali possano essere i margini di miglioramento prevedibili con l’una o l’altra metodica, optando per quella che, in funzione del caso e delle esigenze del paziente, risulti essere più adeguata.
In conclusione, lo studio pubblicato, riporta che l’impiego di rinofiller a base di acido ialuronico, può offrire risultati immediati, ma non duraturi che necessitano in ogni caso la ripetizione del trattamento già a distanza di pochi mesi, anche a seconda di una variabilità individuale di riassorbimento del prodotto. D’altro canto, il Lipofilling si è dimostrato una metodica con risultati convincenti e certamente più duraturi rispetto al semplice rinofiller.
In ogni caso, solo l’intervento di rinoplastica o di rinosettoplastica può offrire risultati stabili e definitivi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA