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Caccia: mille uccelli di specie protette in gabbie, denunciati

Nel Reggino. Trovati anche ghiri consumati in rituali cosche

Di Redazione |

OPPIDO MAMERTINA, 22 DIC – Detenevano illegalmente circa un migliaio di esemplari di specie protette catturati in natura. In due distinte operazioni, due persone sono state denunciate in stato di libertà dai carabinieri nel reggino. In una prima operazione, carabinieri forestali di Cittanova, con il supporto della Stazione CCF di Sant’Eufemia d’Aspromonte, hanno trovato 500 esemplari vivi di esemplari di specie protetta (cardellini, verzellini, verdoni e fringuelli) ammassati in piccole gabbie in un casolare a Oppido Mamertina e hanno denunciato l’uomo presente sul posto, un cinquantaduenne di Taurianova. I militari sono rimasti sorpresi per il gran numero di esemplari, centinaia di uccelli rinchiusi in gabbie disposte a strati uno sull’altra, e di piccolissime dimensioni per limitarne al massimo i movimenti, poste in un casolare fatiscente occultato in un agrumeto. La perquisizione domiciliare ha aggravato la posizione del soggetto. Nel congelatore di casa sono stati trovati altri 500 esemplari, tra fringuelli e verzellini, imbustati e congelati pronti per la vendita, dimostrando, per l’accusa, come il 52enne, già noto alle forze dell’ordine per reati specifici, praticasse in modo continuativo l’uccellagione su specie protette. Sono state sequestrate anche reti da uccellagione, 2 richiami elettroacustici di genere vietato, 4 fucili di vario calibro, una pistola ed un cospicuo quantitativo di munizioni. In una seconda attività a Molochio, i carabinieri hanno denunciato in stato di libertà un 65enne, sorpreso in flagranza di reato a praticare l’uccellagione da una postazione fissa in un’area boschiva. Anche in questo caso, durante la perquisizione della casa rurale in uso al soggetto, sono stati rinvenute trappole, reti da uccellagione e numerosi esemplari di specie protette congelate, tra cui ben 78 esemplari di Ghiro, piccolo mammifero notoriamente consumato anche nei rituali convivi della criminalità organizzata. I due sono indagati per furto aggravato, maltrattamento di animali e uccisione di specie protette. Gli uccelli idonei al volo sono stati liberati mentre 10 esemplari non più in grado di volare sono stati affidati al Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) di Messina per le cure del caso.

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