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IL PERSONAGGIO

Beatrice Quinta non è solo Se$$o: alla scoperta della cantante siciliana finalista a X-Factor

La grintosa artista palermitana protagonista del talent di Sky si racconta tra l'amore per la sua terra e l'esperienza a Milano

Di Simone Russo |

La grinta che Beatrice Quinta ha dimostrato di avere sul palco dei Live di X Factor 2022 – il talent show in onda su Sky – non è seconda a nessuno e con “Se$$o” ne abbiamo avuto la conferma. Nata a Palermo nel 1999, Beatrice è protagonista dell’edizione in corso di X Factor che si conclue questa sera con la finale. Lungo il suo percorso sta dimostrando tantissime sfumature della sua proposta artistica, sperimentando con il vocoder e misurandosi con un elettropop molto interessante. Fa parte del team di Dargen D’Amico. Adesso è in rotazione radiofonica con “Se$$o” (brano inserito anche nell’X Factor Mixtape 2022. L’album che esprime in musica il percorso di crescita dei protagonisti dello show).

«Questo brano – spiega Beatrice – l’ho scritto un po’ di tempo fa mentre ero in mezzo ad una relazione traballante in cui ero parecchio presa da questo ragazzo. Lui, però, mi continuava a ripetere che era solo sesso. Ho scritto questa canzone per fargli capire che è vero che mi piaceva ma ero forte quanto lui, doveva stare tranquillo. Ho deciso di portarla ad X Factor perché è una buona cartolina di presentazione rispetto a chi sono. Ci sono sempre tanti contrasti nella mia personalità e doppie interpretazioni. Questo pezzo, infatti, lo puoi interpretare come se fossi una stronza ma in realtà sono la parte lesa. La modalità è sempre quella di piangere sulla cassa dritta. Riuscire a trasformare una situazione non molto carina in qualcosa che, comunque, vada bene sempre. Riuscire a trovare sempre una via d’uscita dal dolore». 

Nella canzone sottolinei che «è solo sesso, non mi parlare d’amore adesso». Qual è la differenza tra sesso e amore? 

«La differenza è proprio l’amore. Il sesso senza legame può essere tanto ricollegato a due corpi sudati che si sfregano. Nel momento in cui c’è un sentimento di mezzo, il sesso diventa uno scambio di energie. Un rito quasi sacro. La differenza è sempre il nostro cervello e il nostro cuore. Purtroppo siamo diventati molto scarsi ad ammettere quando è amore. Abbiamo paura di essere feriti. Bisogna essere consapevoli che anche i più forti davanti all’amore si piegano. Il sesso è meccanico. L’amore è un qualcosa di più intimo». 

Perché hai deciso di partecipare ad X Factor? 

«Dopo un po’ di riflessioni. È stata una scelta molto ponderata. Avevo bisogno di una lente di ingrandimento. Un progetto come il mio ha bisogno di tempo. Bisogna cominciare a conoscermi, vedermi sul palco, conoscere i miei sogni. Solo così puoi capirmi, anche se si è estremamente diversi da me. Tutti siamo simili a tutti. Avevo bisogno di quella scintilla che facesse capire al pubblico che non siamo così diversi». 

Cosa rappresenta la musica nella tua vita? 

«Per me è un bisogno fisiologico. Come bere, mangiare e scopare. Allo stesso modo devo fare musica. Non immagino una vita senza potermi sfogare con la musica. La musica non è mai stata una opzione, è sempre stata la mia scelta. Con la musica sono felice. Esisto sul palco, la mia dimensione è quella». 

Sul palco di X Factor hai voluto presentare la cover “Nell’aria” di Marcella Bella. Un “ritorno” alle origini? 

«Ho voluto portare un pezzo di Sicilia su quel palco. Non voglio essere una di quelle persone che va a Milano e perde la propria identità. Per me Milano è casa ma Palermo è la radice del mio albero. L’ho scelta anche perché è un pezzo, di tanti anni fa, di una donna siciliana che cantava di sesso. Le cose in base a come le vedi e a come le canti assumono un sapore diverso. Era un modo inconscio di cercare di fare capire di più il mio inedito». 

Dalla nostra Sicilia quanto è difficile emergere nel panorama della musica? 

«Devi scrivere la musica in Sicilia ed andare a Milano. Mi dispiace dirlo, ma in Sicilia non ci sono le possibilità pratiche per fare questo lavoro. C’è proprio la necessità di spostarci al Nord. In Sicilia si fa l’arte, a Milano vendi l’arte che hai fatto. Tornerei subito in Sicilia per scrivere l’album, ma poi dovrei tornare subito a Milano. Spero che tra qualche anno sarà diverso».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA