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‘Cercare un lavoro è un lavoro’, da Salvatori e Siclari una guida per la ricerca efficace
Roma, 7 dic. (Labitalia) – ‘Cercare un lavoro è un lavoro’ è il titolo del libro di Angelo Salvatori e Sandro Siclari (Ipl ediz., 175 pagg., 18 euro), nato dall’esperienza dei due autori: Salvatori, laureato in chimica, una brillante carriera in aziende multinazionali e italiane nel settore marketing, per molti anni ha svolto il ruolo di consulente nelle risorse umane, mentre Siclari, laureato in giurisprudenza e un Master in Direzione Aziendale, è stato dg e amministratore delegato di diverse aziende multinazionali e italiane, e si è occupato a lungo di outplacement, employability e career coaching. Il titolo parla da solo: cercare il primo lavoro o cambiare lavoro comporta impegno e fatica. Bisogna, infatti, sapere usare tutti gli strumenti a disposizione, dai social media alle piattaforme digitali, e, soprattutto, conoscere il mercato. Così come è fondamentale avere il giusto atteggiamento mentale per agire con metodo e consapevolezza. Prima di redigere un curriculum, ad esempio, consigliano gli autori “è bene porsi tre domande e dare loro le risposte giuste: che cosa so fare meglio? Quali sono i miei obiettivi? In quale settore posso esprimere le mie potenzialità?”. E il manuale fornisce una guida, una sorta di auto-test, per capirlo da soli. Non solo. Nel testo di Salvatori e Siclari si trovano molti dettagli utili per la compilazione del cv, esempi schematici e modelli adatti alle varie esigenze. Nell’era di Linkedin, Instagram e Twitter, poi, “la reputazione, ciò che pensa la gente di noi è essenziale” scrivono Salvatori e Siclari che spiegano come curare la propria immagine e costruire quello che si chiama ‘personal branding’. Un’operazione che “va curata per tutta la vita -osservano gli autori- e che riguarda sia l’online che l’offline”. “L’immagine online è il nostro primo biglietto da vista -aggiungono- e quando si è alla ricerca di un lavoro è di fondamentale importanza verificare, prima di proporsi per un colloquio, che la propria identità digitale risulti adeguata, quindi innanzitutto che non sia compromessa da contenuti sconvenienti. Attenzione a foto e video che catturano subito l’attenzione”. Non poteva mancare un capitolo dedicato all’autoimprenditorialità e al lavoro autonomo, con l’illustrazione delle differenze fondamentali tra lavoro dipendente e in proprio. E partendo dal presupposto che “le idee non si comprano dal giornalaio”, Salvatori e Siclari ricordano che “tra i fattori che determinano il successo di una start up sono rilevanti le caratteristiche individuali, il coraggio, la capacità di analisi, la predisposizione ad accettare il rischio da parte di chi ha l’abilità di concretizzare un’idea, organizzando un attività economica per produrre e scambiare beni e servizi nel mercato concorrenziale”. In appendice al testo, una rassegna delle principali azioni di politica attiva del lavoro in corso nel nostro Paese, da Garanzia Giovani a Dote Unica Lavoro fino a Gol (Garanzia Occupabilità lavoratori), curata da Carmela Tascone, presidente provinciale Acli a Varese e assessore ai Servizi Sociali nello stesso Comune.