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Come eseguire la rasatura di una parete esterna: materiali necessari e ciclo d’intervento
(Milano, 18 novembre 2022) – Milano, 18/11/2022 – Le facciate esterne delle case e di altri edifici sono costantemente esposte all’azione degli agenti atmosferici. È per questo che, in fase di costruzione o ristrutturazione, le superfici intonacate vengono finite con un apposito trattamento, detto rasatura, che coniuga la funzione estetica con quella di carattere prettamente pratico: migliorare la planarità delle superfici e proteggere l’intonaco dal deterioramento. Da ciò è facile intuire quanto sia importante che la rasatura di una parete esterna venga eseguita secondo la regola dell’arte e le indicazioni contenute nelle relative schede tecniche di ciascun prodotto, attuando tecniche di intervento adeguate e materiali di alta qualità, in grado di garantire le migliori prestazioni. Vediamo, di seguito, quanto c’è da sapere in merito, dai materiali necessari alla finitura della parete fino alla tinteggiatura.
Cosa occorre per ripristinare la rasatura di un supporto esterno
L’intervento di ripristino di una rasatura esterna richiede l’utilizzo dei seguenti materiali: malta cementizia, rasante cementizio, eventuale rete di rinforzo in fibra di vetro, primer o fondo, pitture per uso esterno. La dotazione degli utensili necessari include: spazzola metallica, spatola, frattazzo rigido, spatola drenata, staggia in alluminio, frattazzo di spugna, cazzuola, trapano miscelatore, pennello e rullo.
Prima fase: preparazione del supporto
Qualora il supporto si presenti in buone condizioni, compatto e uniforme, è possibile procedere direttamente alla pulizia della parete; con una spatola o un’idonea spazzola, va rimosso lo strato di pittura ammalorato o prossimo a staccarsi dalla parete. Per una pulizia più profonda ed accurata, si consiglia di adoperare un’idropulitrice, che sfrutta un getto d’acqua ad alta pressione capace di eliminare i residui di pittura ma anche lo sporco e le impurità meno evidenti. Completato anche questo passaggio, bisogna attendere che il supporto sia completamente asciutto e che la malta eventualmente applicata in precedenza sia ‘matura’ per l’applicazione del rasante.
Seconda fase: posa del rasante
L’esecuzione del nuovo strato di rasatura prevede l’applicazione del rasante cementizio sul supporto pulito e ripristinato (se necessario, in presenza di intonaci con spolverio superficiale, è necessario applicare sugli stessi un primer e consolidante). Il prodotto rasante deve essere miscelato con acqua, rispettando in maniera precisa le proporzioni indicate dal produttore sulla confezione.
Preparata la miscela, occorre stendere una prima mano di rasante utilizzando una cazzuola e una spatola cercando di creare uno strato uniforme nel quale annegare la rete in fibra di vetro. L’intervento viene poi completato con l’applicazione di un secondo strato di rasante (dopo che la prima ha fatto presa, avendo successivamente cura di uniformarlo e rifinirlo con un frattazzo di spugna inumidito.
Terza fase: decorazione della parete
Dopo aver atteso i tempi di essiccazione del rasante, l’intervento di ripristino può essere portato a termine con la decorazione della parete. Il supporto deve essere preparato con una la stesura di idoneo primer o fondo; solo dopo aver eseguito questo passaggio, si può procedere con la tinteggiatura della parete. Il consiglio è quello di optare per un prodotto decorativo per uso esterno ad alte prestazioni, soprattutto in termini di resistenza a muffa, batteri, umidità e agenti atmosferici, da applicare con rullo o pennello (pitture) o con spatola (rivestimento colorato a spessore, detto anche “intonachino”).
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