Notizie Locali


SEZIONI
°

Società

The Cal, il calendario 2023 di Pirelli “figlio” del “me too”: donne-Muse per ispirare

La fotografa australiana Emma Summerton dedica la 49 edizione del Calendario Pirelli, «alle donne straordinarie che mi hanno ispirato»

Di Sara Bonifazio |

Ogni donna ha una storia da raccontare e attraverso la quale può ispirare altre donne. Oggi le chiamiamo attiviste ma nei secoli le Muse ci sono sempre state. E così la fotografa australiana Emma Summerton dedica la 49 edizione del Calendario Pirelli, «alle donne straordinarie che mi hanno ispirato». Love Letters to the Muse, lettere d’amore alle Muse, sono 28 scatti di 14 modelle che creano un ponte tra sogno e realtà, un legame tra la musa che sono chiamate a rappresentare e il talento che ognuna di loro possiede. 

TheCal 2023, un pò femminista, un pò figlio del 'me toò, parla di consapevolezza, resilienza mescolate a bellezza, forza, intrigo e talento. La musa fotografa, interpretata da Guinevere van Seenus, è il punto di partenza, un pò autobiografico, del progetto; poi c'è Sasha Pivovarova, pittrice; Cara Delevingne , performer; Bella Hadid, il folletto; Lila Moss (figlia di Kate) la veggente, Emily Ratajkowski, la scrittrice; Kaya Wilkins, la musicista, He Cong la veggente. L’attivista è ufficialmente interpretata da Ashley Graham, modella curvy e paladina insieme a Precious Lee (la Narratrice in TheCal) della body positivity. Ma hanno tante cose da dire e nessuna paura di raccontarsi anche Adut Akech (la cacciatrice di sogni), che incarna la storia poetica della sua vita di riscossa, dal campo profughi alle passerelle; Adwoa Aboah (la regina) che partendo dalla propria esperienza di dipendenza da sostanze, problemi mentali e depressione ha fondato Gurls Talk, un’organizzazione no profit che si occupa di benessere e salute mentale delle donne. Karlie Kloss, l’esperta di tecnologia che scende dai tacchi e promuove borse di studio e corsi di Coding dedicati alle ragazze per dare un’opportunità e ispirarle a perseguire le loro passioni. Non ultima Lauren Wasser, l’atleta che sfila con le sue protesi d’oro. «Sono resiliente e il simbolo di quanto sia importante andare avanti, ma non mi sento un’eroina, lavoro perché non succeda ad altri». «Volevo offrire alle donne una piattaforma per rappresentare chi sono, che cosa effettivamente fanno" spiega Emma Summerton. Il suo è un "realismo magico" basato su una «conversazione sulle donne (e con le donne, le sue modelle e muse), sul ruolo delle donne. Guardiamo quello che è successo negli Stati Uniti (#metoo), in Iran e le lotte per la libertà, il percorso che le donne stanno facendo può essere di ispirazione per tutte le donne e un’occasione per gli uomini per imparare qualcosa di più sulle donne». Le ha poi ritratte in un’atmosfera surreale, un pò onirica, quasi «il sogno di un mondo diverso». «Sentivamo che la pandemia stava finendo – racconta il presidente di Pirelli Marco Tronchetti – non consci allora che tra pochi mesi saremmo entrati in un altro incubo (quello della guerra, ndr), volevamo guardare il mondo con un occhio di sogno perché la bellezza, la qualità per un mondo diverso era il sentimento che muoveva tutti».   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti: