L'”INVITATO SPECIALE”
Gianluca Di Marzio ospite de “La Sicilia” tra il Catania del papà e il club di Pelligra: la videointervista
Il giornalista di Sky esperto di calciomercato si commuove ricordando la promozione del 1983: «Questa piazza merita di giocare stabilmente in Serie A)
Lo sguardo è pieno di ricordi, Catania un contenitore di sentimenti ed emozioni avvolgenti. Ospitato, ieri sera, dalla nostra redazione, Gianluca Di Marzio ha aperto il suo cuore a ricordi del passato e considerazioni del presente rossazzurro.
Catania sta vivendo una rinascita importante. Si aspettava una risposta così passionale della gente, insieme ai risultati che sta inanellando in campo?
«Conosco il tifoso catanese, quando invadi Roma in 50mila, puoi benissimo fare 15mila spettatori anche in Serie D. Grella mi ha detto che l’intenzione è di riportare, presto, la capienza dello stadio al massimo. La risposta non mi ha assolutamente sorpreso».
Molte società negli ultimi anni sono fallite, molte di queste sono del meridione. Il modello Catania e la gestione Pelligra sono un modello di riscossa del sud Italia calcistico?
«Negli ultimi anni purtroppo le squadre siciliane, a livello di proprietà, hanno vissuto momenti difficili. Quasi in coincidenza Catania e Palermo hanno visto la luce, sebbene con strategie diverse. Pelligra vuole portare in alto questo club, costruire una società forte nel tempo e battere proprio il Palermo degli arabi. Io mi intendo di calciomercato, ma posso assicurare che con Grella e Pelligra, Catania ha fatto due grandissimi acquisti».
Perché a distanza di anni questa piazza e questi colori attraggono in modo più profondo calciatori e imprenditori secondo te?
«Perché Catania dovrebbe stare stabilmente in A, non ha nulla a che vedere con la Serie D o la C stessa. A Cittanova, ma in generale in ogni trasferta».
Napoli e Catania, unite da sempre, oggi anche nelle vittorie. Che emozione rappresenta, per Tt, assistere ad un momento magico per le tue realtà del cuore?
«Papà sarebbe stato tanto felice. Vedere il suo Napoli in testa a giocarsi lo scudetto ed il Catania rispondere in una stagione così particolare di ripartenza. Io proietto i suoi sentimenti dall’alto e ne sono fiero».
Pochi conoscono bene il Catania del passato come te, il ricordo di papà Gianni e di quel 18 giugno 1983?
«L’anno prossimo sarà il 40° anniversario della storica promozione in A del Catania di papà. Ero piccolino, avevo nove anni, mio padre non voleva andassi all’Olimpico. Vuoi la scaramanzia, vuoi la marea di persone allo stadio. Ricordo bene la marea di gente che, all’aeroporto, inneggiò “Di Marzio! Di Marzio!” ero in braccio a lui, mi emoziono ancora oggi». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA