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Regione, verso la nuova Giunta: Schifani resiste al pressing di FdI

Il governatore fermo sul principio di assessori-deputati: no a Pagana e Scarpinato “risalgono” Savarino e Assenza. Ma apre sul Turismo ai meloniani, Attività produttive a Tamajo

Di Giuseppe Bianca |

Dopo aver portato a casa l’unità della coalizione con l’elezione di Gaetano Galvagno a presidente dell’Ars, disinnescando la “voglia matta” di blitz ostruzionistici della minoranza degli azzurri, il governatore siciliano Renato Schifani non intende aprire maglie all’interno del criterio fissato di assessori che non siano parlamentari. La deroga su Giovanna Volo alla Salute va considerata quindi l’eccezione che conferma la regola. 

FdI, da Roma, non ci sta. Il partito di Giorgia Meloni ha fatto presente che la prima eccezione rischia di non potere escludere le altre, portando paradossalmente il gioco dalla parte di Schifani. Se si apre infatti alla ridefinizione del criterio in base a cui gli altri partiti si sono regolati per le designazioni in giunta, a cascata, si torna alla casella di partenza. Per questa ragione il presidente forzista è costretto a rispedire al mittente la doppia proposta di Fratelli d’Italia relativa agli ingressi in giunta di Scarpinato ed Elena Pagana, moglie dell’ex assessore Ruggero Razza. 

Il primo che ieri ha formalizzato un’obiezione in questo senso è stato il commissario regionale della Nuova Dc, Totò Cuffaro: «Se si dovesse aprire a scelte di assessori esterni, anche la Dc vorrà partecipare a designare il suo tecnico». Un ribaltone che anche la Lega, per citare un caso, sarebbe pronta ad annunciare, ritoccando almeno per il 50% il proprio schema.

Nella partita delle mini rimodulazioni il partito del presidente del Consiglio recupererebbe il turismo con il conseguenziale spostamento di Edy Tamajo alle Attività produttive. 

I due presidenti, Ignazio La Russa e lo stesso Schifani, potrebbero tornare a incontrarsi a breve e tra i più perfidi dei conoscitori delle vicende di casa FdI c’è chi non esclude un sottile gioco delle parti da condurre fino alla Zona Cesarini in cui il presidente del Senato difenderebbe la posizione su Francesco Paolo Scarpinato in particolare, ma di fronte al muro contro muro, non potrebbe alla fine mettere Schifani nelle condizioni di dover ripartire da zero.

All’Ars l’incontro dei deputati regionali di Fratelli d’Italia è già programmato per lunedì prossimo. Radiografia del voto alla mano nell’elezione del presidente dell’Ars, i malpancisti hanno preferito votare e non spaccare il gruppo, ma sull'ipotesi che da Roma continua a restare in piedi della nomina in giunta di Scarpinato, che avrebbe rifiutato la postazione “consolatoria” di vicesindaco di Palermo per giocarsi la carta di assessore regionale, l’aria nel gruppo non è comunque serena.

Ci si domanda, tra uno stallo e l’altro, i vertici del partito di Giorgia Meloni, al netto della consistenza degli sponsor, La Russa e Lollobrigida, davvero andrebbero a spaccare rimanendo peraltro fuori sintonia con buona parte del gruppo parlamentare siciliano?

La risposta, solo in parte da considerare retorica nel più classico dei “no”, non è quotatissima tra gli scommettitori romani e neanche tra chi fa la spola settimanale tra Palermo, Catania e Roma. In realtà c’è pure chi sommessamente borbotta «ma possiamo spaccare la coalizione per Scarpinato dopo avere incassato la presidenza per Galvagno» e chi non esclude reazioni a catena.

Anche perché il destino di Scarpinato, inteso come regola, porta in sé il corollario di Elena Pagana in giunta: «O tutti e due o nessuno di entrambi» il commento chiarissimo di uno dei deputati di prima nomina di Fratelli d’Italia. Ricapitolando dunque, dal momento che il presidente Schifani non apre a nuovi esterni alla giunta e che l’ex manager Volo è da considerare una designazione tecnica anche se di area, i quattro nomi che potrebbero recuperare la posizione sono quelli con cui è cominciata questa telenovela: Elvira Amata, Alessandro Aricò, Giorgio Assenza e Giusi Savarino. In ordine alfabetico, per non sbagliare.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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