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IL PROGRAMMA

Tra cannoli e pezzi di tavola calda, Giusina e Paolo portano in tv la sfida tra i bar di Sicilia

«Ci vediamo al bar - Sapori di Sicilia in sfida», nuovo programma da giovedì 27 ottobre alle 22 su Food Network (canale 33)

Di Daniela Giammusso |

Metti una piazza. Qualche tavolino, le sedie. L’aria apparentemente assorta in chiacchiere o concentrata su un giornale. Ma lo sguardo attento a tutto ciò che accade. Chi l’ha detto che i bar sono «solo» un esercizio come un altro? Sono una cosa seria, anzi, serissima. Soprattutto in Sicilia: qui nascono amori, alleanze, conoscenze, si trascorre tanto tempo. E si mangiano prelibatezze. Parola di due palermitani doc come Giusi Battaglia, ormai volto amato di Food Network dopo il successo di «Giusina in cucina», e Paolo Briguglia, attore di tanto cinema e fiction, oggi al debutto da conduttore.

Per la prima volta insieme, i due sono alla guida di «Ci vediamo al bar – Sapori di Sicilia in sfida», nuovo programma da giovedì 27 ottobre alle 22 su Food Network (canale 33) e in streaming su discovery+. «Io sono cresciuta davvero in un bar», racconta Giusi Battaglia, da tanti anni ufficio stampa di vip e celebrities, poi «scoperta» nel suo talento ai fornelli grazie ai social durante il lockdown. «Con Giusina in cucina siamo alla vigilia delle 100 puntate – racconta – Stiamo preparando la nuova stagione che andrà in onda nel 2023. È anche appena uscito il mio secondo libro, dedicato questa volta ai piatti tipici della mia terra, dalle Genovesi di Erice alla Sciakisciuka di Pantelleria (Viaggio in Sicilia, ed. Cairo). E ora debutto con questo nuovo programma».

Tutto in poco più di due anni. «No, se me lo avessero detto, non ci avrei mai creduto», sorride. Anche l'idea del nuovo programma ha il profumo delle atmosfere della sua famiglia. «Mio papà aveva un bar a Cerda, sulle Madonie, con tanto di produzione propria. Me lo ricordo che andava a lavorare alle 4 del mattino con i fratelli per iniziare a impastare, perché in Sicilia al bar non si prende solo il caffè o da bere, ma si pranza veramente».

«Io pure non me lo sarei mai aspettato di essere chiamato», sorride a distanza Briguglia, in questi giorni sul set de I leoni di Sicilia, la serie tv che Paolo Genovese ha tratto dal best seller di Stefania Auci per Disney+. «Proprio perché al cinema affronto spesso ruoli complessi, film d’autore – spiega – mi è piaciuta l’idea di qualcosa di "semplice" in un programma di tv. Qui poi ho l’occasione di raccontare la mia terra e anche me stesso. I bar sono il mio luogo preferito in tournée. Ovunque sia, scelgo un tavolino sul corso o nella Piazza del Duomo e osservo. È così che ho scoperto l'Italia».

Ispirandosi a Nati Stanchi, il primo film di Ficarra e Picone, in cui Salvo e Valentino trascorrono intere giornate nel bar del loro paese, per sostenerne l’economia, in ogni puntata i due visiteranno bar siciliani famosi per una particolare specialità della rosticceria e pasticceria locale. Proprio quella prelibatezza sarà al centro della «guantiera di sfida».

Per Giusina sarà anche l’occasione per curiosare in cucina e mettere le mani in pasta, mentre Paolo conoscerà meglio gli avventori. In tutto, cinque puntate (prodotte da Casta Diva per Warner Bros. Discovery) tra Palermo, Piana degli Albanesi, Petralia, Polizzi Generosa e Cefalù a suon di arancina, cannolo, sfoglio delle Madonie, pizzetta e calzone. A decretare il vincitore ogni volta, le persone incontrate per caso in strada. «Che si sono rivelate veri esperti – assicura Briguglia – Ma la cosa più bella sono i ricordi che la cucina ha saputo risvegliare. Io, se penso alla Sicilia e all’estate, sento subito il profumo del Gelo di mellone freddo che si preparava a casa mia». Sorpresa, Ficarra e Picone sono le voci della presigla del programma e le puntate avranno lo stesso voice over del film Nati stanchi, con l'attore Marcello Mordino e le musiche di Paolo Buonvino.   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA