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Salute: Premio Zanibelli ‘La Parola che cura’, Silvio Brusaferro fra i vincitori

Di Redazione |

Roma, 19 ott. (Adnkronos Salute) – Si è conclusa nella serata di ieri, con una cerimonia nella sede dell’Ambasciata di Francia a Roma, la decima edizione del Premio letterario Angelo Zanibelli “La Parola che cura”, il concorso, ideato e promosso da Sanofi in memoria di Angelo Zanibelli, che premia storie di cura e di salute, esperienze dirette di persone con una malattia o di chi se ne prende cura, con l’obiettivo di sostenere il valore della narrazione come strumento terapeutico e di sensibilizzazione sociale. La giuria, presieduta da Gianni Letta e composta da personalità di spicco del mondo della politica, della cultura, della sanità e del giornalismo, ha assegnato i premi alle opere edite e inedite presentate e altri premi speciali che connotano il concorso. Temi ricorrenti nelle proposte l’inclusione della diversità, la maturazione personale ed emotiva quando si entra in contatto, più o meno da vicino, con la malattia, ma anche l’eredità lasciata dall’emergenza Covid-19, con tutta la riflessione che porta con sé. “Quello verso la salute e la qualità di vita dei cittadini è per Sanofi un impegno quotidiano e fondativo, un compito che adempiamo quotidianamente lavorando per trovare soluzioni che trasformino la pratica clinica e il destino delle persone – commenta Marcello Cattani, presidente e Ad di Sanofi Italia -. Mai in modo così evidente come negli ultimi anni, abbiamo colto quanto gli squilibri legati alla salute possano incidere sul sentire personale e comune, con ricadute importanti su tanti aspetti della vita e della società in cui viviamo. Il Premio Zanibelli, che ancora una volta ci gratifica per l’eccellenza autorale, in questi dieci anni ci ha permesso di registrare questi cambiamenti, che guidano il nostro impegno sociale e restituiscono speranza di fronte alle sfide epocali che stiamo attraversando”. Per la categoria Narrativa, ha vinto “Mio fratello è un gigante” (Sperling & Kupfer, 2021) di Luigi Mastroianni, una lunga lettera d’amore dell’autore al fratello Salvo, affetto da Sindrome di Down. La loro storia è un’avventura meravigliosa: quella di due fratelli, cresciuti in un piccolo paesino della Sicilia, che si tengono per mano e lottano contro tutto e tutti a favore dell’inclusione. Tra le proposte di Saggistica premiato “Il tesoro leggero” (Solferino Libri, 2021) di Luca Richeldi che, da pneumologo, si è trovato in prima linea nella lotta al Covid-19 e da quei giorni terribili ha costruito un libro ricco di passione e cultura, che illumina il funzionamento del nostro respiro, ripercorre le svolte più importanti della ricerca, ci fa incontrare personaggi affascinanti attraverso cui raccontare il lavoro della scienza. Per la categoria Illustrati il premio è andato a “Cosa c’è nella mia testa” (Il Castoro, 2021) di Pierdomenico Baccalario, Federico Taddia, Luca Bonfanti, un libro che spiega ai giovani lettori come è strutturato e funziona il cervello, come si sviluppano i pensieri, l’empatia e le emozioni, la memoria e il sonno, le idee, la curiosità. Il tutto con un linguaggio chiaro, divertente, accessibile e pagine ricche di illustrazioni, box e fumetti. “Almeno un po’ di più” di Emanuele Galesi è il libro inedito vincitore di questa edizione. Verrà pubblicato da Piemme. Scelto dalla giuria tra tutte le candidature pervenute, è il racconto di un figlio al capezzale del padre che cerca sul filo della memoria il senso del potere della parola. Attribuita da una giuria social composta da lettori ingaggiati, tramite Instagram, dalle bookgrammer Marta Perego e Stefania Soma, la “menzione speciale” della community social è andata a “L’arte di legare le persone” (Einaudi, 2021) di Paolo Milone: accolto positivamente da pubblico e critica, racconta con grande umanità la psichiatria d’urgenza, la vita all’interno del reparto psichiatrico e di quel confine invisibile, sottilissimo, tra sani e malati. Il Premio “La Parola che Cura” viene attribuito ogni anno ad un’associazione di pazienti per l’attività di comunicazione e divulgazione sulla sua patologia di riferimento e le problematiche ad essa connessa. Quest’anno la giuria ha premiato il progetto di comunicazione “Un amico raro”, realizzato nel 2021 da Aiaf Aps – Associazione pazienti con malattia di Anderson-Fabry, per aumentare la conoscenza della patologia e contribuire a favorire diagnosi sempre più precoci: si tratta del cartone animato “Un amico raro”, inserito come episodio speciale all’interno della serie animata Rai ‘Leo Da Vinci’, co-prodotto da Aiaf insieme a Gruppo Alcuni, Rai Ragazzi e Cosmos Maya e realizzato con la collaborazione del Gruppo multidisciplinare per le Malattie metaboliche ereditarie dell’adulto dell’Aou di Padova. Non è tutto. Il Premio “Personaggio dell’anno in ambito sanitario”, attribuito dalla giuria a una personalità che si è particolarmente distinta per l’impegno e la responsabilità in ambito sanitario o clinico, è stato conferito a Silvio Brusaferro, una vita dedicata all’igiene e alla sanità pubblica, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, già membro del Comitato tecnico-scientifico istituito per far fronte all’epidemia di Covid-19. Infine, il Premio “Il valore del partenariato pubblico-privato”, riconoscimento rivolto espressamente ai giovani neolaureati che punta a valutare il pensiero analitico, la capacità di indagine e di approfondimento degli studenti, è andato a Astrid Finocchiaro, laureata Luiss, che sarà inserita come tirocinante presso il Dipartimento di Public Affair di Sanofi Italia e che collaborerà con un tutor aziendale, in supporto ai progetti con le Istituzioni nazionali e regionali.

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