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Iader Fabbri e il Cyclist food program: come raggiungere performance ottimali con la giusta alimentazione
Per farlo al meglio però la cosa migliore è prepararsi, sia a livello di equipaggiamento e vestiario che a livello fisico. Certo, se si esce per una pedalata una volta ogni tanto per il puro piacere di farlo non c’è bisogno di grosse preparazioni, ma per chi ha intenzione di praticare questa attività a livello professionale diventa importante prestare attenzione a una serie di dettagli.
D’altronde questa è frutto dei suoi numerosi studi e master in nutrizione e salute e anche sul fatto di essere esso stesso un ex atleta. Fabbri sa quindi di cosa parla e le sue strategie per il Cyclist food program sono molto valide, sia per le gare professionali che per quelle amatoriali. Vediamole insieme.
Secondo Iader Fabbri la sera prima di una competizione ciclistica si possono consumare carboidrati ad alto indiceglicemico, ad esempio come un piatto di pasta o di riso. In aggiunta è consigliabile un secondo piatto proteico come pesce o pollo con qualche verdura di contorno.
Ci si può anche concedere qualche jolly in più, come un piatto di patate, il tutto preferibilmente con olio a crudo. In questo modo si carica il proprio serbatoio di glicogeno muscolare ed epatico e si ottiene la riserva di energia di cui si avrà bisogno l’indomani.
L’ideale prima di una pedalata sportiva è fare colazione almeno 3 ore prima. Non bisogna esagerare con le quantità, anche se si deve affrontare un percorso lungo. Infatti è necessario soltanto fornire all’organismo l’energia che è stata utilizzata durante il sonno.
La colazione sarà quindi leggera e con il giusto abbinamento proteico. Ad esempio una fetta di pane tostato con 50-80 gr di affettato magro o con 1 o 2 cucchiai di marmellata o miele, una manciata di frutta secca e un frutto.
Durante le lunghe pedalate è possibile, anzi per Fabbri è fondamentale, fare dei piccoli food break ogni 30-40 minuti, in modo tale da reidratarsi e reintegrare gli elettroliti persi nella performance. Ovviamente devono essere soluzioni veloci e pratiche, come gel o barrette con zuccheri aggiunti.
Tutto ciò che è stato perso durante la competizione deve essere opportunamente reintegrato. È arrivato quindi il momento di gratificarsi mangiando qualcosa di buono. Si può ricorrere a integratori post work out, i cosiddetti recovery, e poi tornare ai carboidrati ad alto indice glicemico come pane, pasta, pizza e tutto ciò che si desidera.
Se l’obiettivo è quello di migliorare costantemente le proprie performance, non è il caso di lasciarsi andare a tavola dopo la gara, ma è opportuno mantenere un comportamento equilibrato anche nei giorni a seguire, senza però privarsi completamente del cibo più delizioso.
Per informazioni:
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