Notizie Locali


SEZIONI
Catania 8°

Ultimi aggiornamenti

La sfida del personale per mettere a terra il PNRR

Di Redazione |

Le professioni sanitarie nella seconda giornata della Summer School 2022 di Motore Sanità

“Il successo delle case di comunità e delle altre strutture previste dal DM77 dipenderà anche dalla capacità di popolarle con operatori e competenze in grado di garantire la risposta ai bisogni dei cittadini. Ciò richiederà un cambiamento di sistema attraverso un investimento negli operatori che è stato a lungo trascurato”, dice Anna Lisa Mandorino, Segretario Generale Cittadinanzattiva.

Da questo punto di vista la carenza di personale è la prime delle sfide.

“Il Paese affronta una carenza importante di infermieri legata non solo al fatto che i posti disponibili nelle università sono limitati dal punto di vista numerico. La causa alla base di questa carenza è che la professione infermieristica è molto poco attrattiva. Alla politica e alle istituzioni chiediamo di affrontare il tema della questione infermieristica alla radice, lavorando sulle ragioni che rendono poco attrattiva la professione: la mancanza di sviluppo di carriera, il riconoscimento economico, la valorizzazione delle competenze”, dice la presidente della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (Fnopi) Barbara Mangiacavalli.

Decisivo è anche l’aspetto della formazione dei professionisti, sottolinea la presidente Fnopi. “Oggi gli infermieri hanno una formazione 3+2. Il titolo abilitante è la formazione triennale. Conseguito questo titolo, gli infermieri sono tutti uguali. Abbiamo bisogno di lavorare affinché la formazione diventi più articolata, andando verso specializzazioni a orientamento clinico-assistenziale per dare una prospettiva di sviluppo della professione”, ha aggiunto Mangiacavalli, ricordando le nuove strutture territoriali, per esempio le case di comunità “non saranno una panacea: è decisivo lavorare sulla costruzione della rete, formale e informale, coinvolgendo studi dei medici di medicina generale, le farmacie – specie quelle rurali -, la specialistica ambulatoriale, il privato accreditato, il sistema socia-assistenziale”.

In questo processo, anche le farmacie potranno giocare un ruolo importante, come visto già durante la pandemia.

“La pandemia ci ha fatto trovare davanti a un bivio: fare i farmacisti, con camice e caduceo, a dispensare farmaci, o andare verso il servizio sanitario. Abbiamo fatto questa seconda scelta”, dice Giovanni Petrosillo, Vice Presidente Federfarma e Presidente Federfarma Sunifar. “Questa scelta ha fatto sì che cambiasse anche la percezione della nostra professione: da una connotazione più commerciale cittadini e decisori hanno cominciato a percepire nelle farmacie un presidio sanitario di prossimità. Il DM77 deve essere il l’occasione per poter sfruttare tutto quello che c’è sul territorio, Per Roberta Zanetti, Dirigente Professioni Sanitarie Azienda Ligure Sanitaria A.Li.Sa e Consigliere comprese le farmacie”.

dell’Ordine TSRM-PSTRP della Liguria, la riforma della sanità territoriale sarà l’occasione per “valorizzare le diverse professionalità e competenze del servizio sanitario al fine di dare un servizio migliore ai cittadini. Inoltre, se di rinnovamento del territorio si vuole parlare non si può farlo senza un rinnovato dialogo ospedale-territorio e una nuova modalità di dialogo tra professionisti”.

Ufficio stampa Motore Sanità

comunicazione@motoresanita.it

Laura Avalle- Cell. 320 098 1950

Liliana Carbone – Cell. 347 2642114

Marco Biondi – Cell. 327 8920962COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti: