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Tennis: Us Open, rimonta show di Musetti contro Goffin, esordio vincente per l’azzurro

Di Redazione |

New York, 31 ago. – Si stende a terra, commosso. Si rialza, allarga le braccia verso i tifosi, come ad abbracciarli tutti. Si batte il cuore che batte al ritmo del tennis, come racconta il tatuaggio che gli incornicia il bicipite. Lorenzo Musetti, numero 30 del mondo e testa di serie numero 26, festeggia così la prima vittoria al quinto set della stagione. Ha aperto così il suo Us Open, battendo l’ex Top 10 belga David Goffin, oggi numero 62 ATP, 3-6 7-5 6-4 3-6 7–6 (11-9). Ha vinto una partita che sembrava irrimediabilmente persa, quando Goffin è salito avanti di due break nel quinto ed è arrivato a due punti dal successo.

Nelle condizioni più difficili, nei tornei più importanti, sono le abitudini maturate in allenamento a fare la differenza. E quelle abitudini per Musetti sono evidentemente evolute dopo il titolo conquistato ad Amburgo, in finale su Carlos Alcaraz, meno di due mesi fa. Musetti ha avuto sì un calo di intensità anche fisica all’inizio del quarto set, ma rispetto alle sconfitte di Parigi contro Novak Djokovic un anno fa e Tsitsipas qualche mese fa, non c’è storia. L’azzurro non esce dalla partita, e anzi trova il modo per riaccendersi, per ritornare in scia, per non perdere la speranza.

Goffin chiude con un rendimento in percentuale migliore al servizio, fa più punti con la prima (47% contro 46%) e con la seconda (66% contro 52%). Vince più punti in risposta e mette a segno 19 vincenti in più (59 contro 40). Ma commette anche 19 gratuiti in più (80 contro 61) e al momento di chiudere gli manca qualcosa. Il belga, ex numero 7 del mondo dopo la finale alle Atp Finals 2017, la sua stagione migliore, ha conosciuto i successi, i dubbi per gli infortuni, la gioia per la rinascita di quest’anno con il sesto titolo Atp a Marrakech e il più recente dei suoi quattro quarti di finale in uno Slam, a Wimbledon.

Ha navigato impassibile in una partita che ha cambiato volto, iniziata sotto il sole, il caldo umido e un forte vento, e si conclude sotto le luci artificiali mentre sull’Arthur Ashe è già iniziata la sessione serale. Ha aggredito con il servizio e con il diritto finché non ha visto il traguardo della vittoria a un passo, poi un accenno di quelli che son sembrati crampi alla mano e le sue doti non proprio da cinico finalizzatore hanno cambiato la storia. E i suoi colpi forti sono diventati gli anelli deboli del suo gioco.

Musetti parte meglio ma è il primo a subire un break, nel sesto game del primo set. E’ un segnale. Per tutto il match l’azzurro ha faticato però in risposta a leggere le traiettorie della prima di servizio del belga. Resta lontano dalla riga di fondo con i piedi, ma la posizione non è l’unico fattore decisivo. Musetti ricorre spesso alla soluzione di rovescio con il polso bloccato che spesso però lo porta a giocare più corto e non gli facilita il compito di risalire il campo. Peraltro il vento aumenta le difficoltà e la frustrazione di Musetti che pure chiude il primo set con gli stessi vincenti di Goffin (8) ma ottiene solo quattro punti negli ultimi tre game.

Nel secondo set, la partita prosegue a ondate, come il vento che taglia il campo e sposta la palla. I primi tre game si chiudono con tre break. Musetti allunga 3-1, con evidente soddisfazione sulle tribune per il coach Simone Tartarini e per Umberto Rianna, responsabile Under 18 della Federazione Italiana Tennis che l’ha accompagnato per la prima volta in un torneo Atp nella settimana trionfale di Amburgo. Mancata una chance di doppio break, però, Musetti paga di nuovo qualche scelta frettolosa. Così dal possibile 4-1 si ritrova sul 3-3: il doppio fallo sulla palla break fa esplodere la rabbia del carrarino che sbatte la racchetta. Si procede spalla a spalla, con più errori che acuti, fino al nuovo strappo di Musetti per il 6-5 e servizio favorito da un gratuito in lunghezza del belga.

Il toscano va a servire controvento per chiudere il parziale e alla fine, anche con l’aiuto di una benevola folata, ce la fa dopo 61 minuti di gioco non spettacolare. Ma il cosa, in queste condizioni, è più importante del come. Dopo una sosta comune di otto minuti che serve ai due giocatori per andare in bagno e cambiarsi, la partita riprende con andamento simile. I due spingono bene da fondo, il carrarino si salva nel quarto game, durato dopo 12 punti, in cui cancella due palle break. Ma è lui ad accelerare quando conta di più. Piazza il break per salire 4-3, difende il vantaggio e chiude 6-4 con un ace di seconda e una prima di servizio vincente negli ultimi due punti. In maniera abbastanza sorprendente, però, scende rapidamente di intensità fisica all’inizio del quarto. E non si riprenderà. I vincenti migliori dell’azzurro restano spettacolari, disegna passanti e pallonetti da applausi, ma il filo della partita è in mano al suo avversario.

Ha ancora una possibilità per rimettere in piedi la partita, ma Goffin salva tre palle break prima di salire 5-2 nel quarto set e allungare di lì a poco al quinto. Il nuovo break subito nel primo gioco sembra indirizzare il parziale e l’incontro. Il belga sale 5-2 e servizio, Musetti guarda sconsolato verso l’angolo. Butta via due risposte nei primi tre punti dell’ottavo game: sembra finita. Invece è solo l’inizio. Musetti firma due break di fila con l’avversario che serve per il match, risale fino al 5-5 ma rischia di rovinare tutto. Subisce il break e Goffin va per la terza volta a servire per chiudere. Non basta. Si va al tiebreak: al quinto set, bisogna fare dieci punti.

L’andamento è simile al resto del parziale. Goffin, che continua a stendere le dita delle mani fra un punto e l’altro, prende un considerevole vantaggio: prima 5-2, poi 7-4 dopo due risposte sbagliate da Musetti su cui, con un altro finale, si sarebbe concentrata la rabbia dei tifosi. Invece il carrarino non molla e lo aggancia sul 7-7 vincendo uno dei primi punti della partita con la palla corta, giocata verso il rovescio del belga, forzato all’errore. Ne giocherà un’altra, nello stesso punto, e andrà in vantaggio per la prima volta in tutto il tiebreak: 9-8, match point. Goffin lo salva con l’ultimo vincente della sua partita, poi c’è solo Musetti che disegna col rovescio e mette a repentaglio il cuore del coach Tartarini. Al prossimo turno l’azzurro affronterà Gijs Brouwer, olandese nato negli Stati Uniti, numero 181 del mondo. Al debutto in uno Slam, Brouwer ha sorpreso 63 64 64 il francese Adrian Mannarino, arrivato a New York sulla scia del secondo titolo Atp vinto a Winston-Salem.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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