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l presidente di Plastic Free Italia: il disastro della Marmolada dimostra che il cambiamento climatico e oggi, non domani
(Milano, 8 Luglio 2022) – Antonio Rancati discute dell’emergenza climatica e dell’urgenza di agire nel rispetto dell’ambiente
La Onlus è da anni impegnata nella sensibilizzazione all’interno delle scuole e nei Cleanup, dei veri e propri raid fatti da volontari che, nelle varie città italiane, raccolgono i rifiuti da strade, spiagge e luoghi di ritrovo.
“Facciamo fatica a renderci conto di quanto diffusa sia la presenza nel nostro pianeta delle microplastiche”, spiega Antonio Rancati. “Quando andiamo nelle scuole a parlare di questo agli studenti, chiediamo sempre loro se sarebbero disposti a mangiarsi una carta di credito a settimana. Glielo chiediamo perché è quella la quantità che gli umani mangiano, a settimana, di plastica. Ingeriamo 5 grammi nell’arco di sette giorni. A fine anno è una pizza fatta di plastica”.
Si trova ovunque, nell’acqua, nel cibo. Ovunque. “Le microplastiche si fanno portare dal vento ed è per questo che alcuni ricercatori le hanno persino trovate nei ghiacciai perenni. Sono una sfida senza precedenti. Con la nostra organizzazione Plastic Free cerchiamo di raggiungere quanti più studenti possibile per parlare loro di questo e sensibilizzarli su quelle che sono le sfide del domani”.
Non c’è spazio per gli scettici: il cambiamento climatico è reale
Inevitabile il commento del segretario generale di Plastic Free sulla tragedia della Marmolada: “La sfida del cambiamento climatico è un qualcosa di grande. La pandemia ieri, la guerra in Ucraina oggi, ci hanno però mostrato che alcune strade possono essere intraprese per invertire la rotta del consumo smisurato di risorse”, spiega Antonio Rancati.
“Al di là dei negazionisti del Climate Change, quelli ci saranno sempre, ci sono persino quelli che negano la tragedia della Marmolada, dicono sia stato provocato intenzionalmente con delle bombe. Ecco, con quelle persone non bisogna neanche perdere tempo a parlare perché tanto, gli stravolgimenti a cui andremo incontro nei prossimi anni, saranno notevoli”.
Il realismo di Antonio Rancati non lascia però spazio alla rassegnazione. La speranza riposta nelle nuove generazioni si sposa con la profonda presa di posizione di questi ultimi anni da parte della politica e dell’opinione pubblica.
“Il next generation youth, il movimento di Greta Thunberg, la Laudato si’ di Papa Francesco, sono il segno di un grande spostamento verso la responsabilità e la possibilità di creare un mondo nuovo dove per le future generazioni sarà normale arrivare a casa e mettere in carica macchina, bicicletta e monopattino. Avresti mai pensato, solamente dieci anni fa, di tornare a casa da lavoro e mettere il telefonino in carica? Ecco, un domani sarà normale la sostenibilità. Sarà abitudine. In questi termini, infatti, è stata fondamentale la scelta del parlamento Europeo di vietare la vendita di auto a combustione entro il 2030. Un grande passo verso un mondo nuovo”.
Nati come realtà digitale, nei primi anni hanno raggiunto milioni di utenti e oggi, con più di 1.000 referenti in tutt’Italia, sono divenuti un’importante e concreta associazione in questa tematica. Sono inoltre impegnati sul campo attraverso diversi progetti, quali appuntamenti di cleanup, salvataggio delle tartarughe marine, sensibilizzazione nelle scuole e Comuni Plastic Free.
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