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Taormina, il sindaco chiede aiuto a Manageritalia per far crescere il turismo

Di Redazione |

Taormina, 7 giu. (Adnkronos/Labitalia) – “In Sicilia siamo da vent’anni fermi a 14 milioni di presenze turistiche annue e non riusciamo a schiodarci da questo dato, che la pandemia ha ulteriormente peggiorato. C’è bisogno di un nuovo modo di stare sul mercato e noi chiediamo a voi di Manageritalia Sicilia un aiuto in questo senso per dare più manager e managerialità al nostro sistema turismo fatto di moltissime pmi che altrimenti faticano a stare sul mercato e crescere. Non è un caso, ha concluso, che le aziende strutturate con gestione manageriale abbiano reagito meglio e ripreso subito”. Così il sindaco di Taormina, Mario Bolognari, nel suo intervento all’inizio dell’assemblea di Manageritalia Sicilia tenutasi sabato scorso a Taormina con una buona partecipazione.

“In Regione Sicilia – ha confermato Carmine Pallante, presidente di Manageritalia Sicilia, nel suo intervento di apertura dell’assemblea – abbiamo un tessuto economico scarsamente managerializzato. Parliamo di meno di 1.500 dirigenti attivi nel settore privato a fronte dei 117mila a livello nazionale, una media di 0,2 dirigenti ogni 100 dipendenti a fronte dell’1% a livello nazionale. I dati dell’osservatorio del terziario di Manageritalia illustrano nella Regione Sicilia un terziario di mercato con una quota molto importante pari al 57% del pil, un terziario pubblico (amministrazione pubblica, Istruzione sanità e assistenza sociale) al 25% e il resto dell’economia al 18%”.

“Dobbiamo quindi – ha sottolineato – fare in modo che la componente manageriale cresca. Perché la componente manageriale deve guidare le aziende verso i grandi cambiamenti in atto relativi alle nuove tecnologie e alla conseguente trasformazione del lavoro e devono essere portatori di buone pratiche sostenibili. Su u questo siamo pronti a collaborare con istituzioni, business community e società del territorio per puntare ad uno sviluppo strutturale e a favore di tutti”.

Nel suo intervento Calogero Foti, dirigente generale del dipartimento acque e rifiuti Regione Sicilia, ha detto che “la criticità in Sicilia è la decentralizzazione dei centri decisionali. E in tema di sostenibilità non ci sono dubbi sul fatto che per preservare e far crescere il territorio dobbiamo viverlo e gestirlo con le moderne tecnologie”.

Sono interventi parlando di formazione Simone Pizzoglio, presidente di Cfmt (Centro formazione management del terziario istituito nel contratto dirigenti) e Roberto Saliola, vicepresidente di Fondir (fondo interprofessionale per i dirigenti privati). In tema di sostenibilità è poi intervenuto Filippo Salone, responsabile relazioni esterne di Prioritalia, il veicolo per portare il contributo disinteressato dei manager nell’economia e nella società.

I dati sui dirigenti privati oltre a mostrare la loro scarsa presenza, rivelano una elevata presenza di donne manager. Infatti, secondo il rapporto Donne Manageritalia 2022 la Sicilia è la prima Regione d’Italia nella classifica 2020 per percentuale di donne manager, pari al 25%, sul totale dei dirigenti, 1 su 4 o meglio 373 donne su un totale di 1470, ed è la sesta regione per numero assoluto di donne dirigenti. Un risultato inatteso che si accompagna a un altro record nazionale, quello di Enna, unica città italiana in cui le donne superano i manager uomini (127 contro 172).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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