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Allarme per Omicron BA5, ecco la sottovariante più contagiosa
Sospettata dell'aumento improvviso di casi in Portogallo. Broccolo: "Il virus non si indebolisce"
Annunciata in Sudafrica e arrivata in sordina in Europa, la sottovariante BA.5 della Omicron potrebbe diventare una sorvegliata speciale: è alla sua presenza che si lega l’aumento repentino dei casi di Covid-19 in Portogallo, è la principale sospettata anche per un aumento dei casi in Germania e, a chiudere il cerchio, arrivano i primi dati secondo cui ha almeno due mutazioni che la rendono più contagiosa rispetto alle sue sorelle, ossia alle altre sottovarianti di Omicron che finora abbiamo imparato a conoscere, prima fra tutte la BA.2. Fa accezione la BA.4, nella quale sono state identificate le stesse mutazioni.
E’ questo il quadro generale che sta spingendo molti esperti a sospettare che la BA.4 e la BA.5 possano essere un segnale che il virus SarsCoV2 sta cambiando, al punto da provocare ondate periodiche. Il dibattito, al quale sta dedicando molto spazio la rivista Nature sul suo sito, al punto che alcuni esperti ritengono che le sottovarianti capaci di generare nuove ondate meritino un nome proprio, come finora è accaduto per le varianti, dall’Alfa alla Delta. «E' davvero prematuro dire che il virus SarsCoV2 si stia indebolendo», osserva il virologo Francesco Broccolo, dell’Università Bicocca di Milano. L’epidemia di Covid-19 «è sotto controllo, ma non è da sottovalutare. La pandemia non è finita sebbene stiamo andando verso una fase di endemicità del virus», ha detto Locatelli, intervenuto a a Sky Tg24 'Live in Venezia.
I dati del ministero della Salute indicano per l’Italia un costante decremento di casi e ricoveri e una situazione dei decessi sostanzialmente stazionaria- In 24 ore i nuovi casi sono passati da 22.527 a 15.082, individuati per mezzo di 123.699 test, fra molecolari e antigenici rapidi, e un tasso di positività pari a 12,1%. I decessi sono stati 27, ossia 20 meno in un giorno. Per quanto riguarda i ricoveri, sono stabili a 218 nelle terapie intensive, con 18 ingressi giornalieri; nei reparti ordinari sono 4.411, ovvero 31 meno in un giorno. In Italia, come nel resto del mondo, Omicron è la variante del virus SarsCoV2 che domina in assoluto. Quanto alle due sottovarianti BA.4 e BA.5, i dati dell’Istituto Superiore di Sanità riferiti al 3 maggio scorso indicavano che le sequenze rilevate corrispondevano rispettivamente allo 0,47% e 0,41% al totale delle sequenze del virus SarsCov2 ottenute in Italia.
Per quanto riguarda la circolazione della BA.5 in Europa, i dati dell’Agenzia britannica per la sicurezza sanitaria (UKHSA) relativi all’8 maggio scorso indicano che allora in Portogallo rappresentava il 18,47% del virus SarsCoV2 in circolazione (al 20 maggio era aumentata al 37%), contro le percentuali decisamente inferiori di Germania e Gran Bretagna (in entrambe 1,28%) e poi Francia (0,88) e Danimarca (0,41%). Ad additare la BA.5 di Omicron come più contagiosa rispetto alle altre sottovarianti della stessa famiglia Omicron sono i dati online sulla piattaforma BiorXiv, che accoglie studi non ancora sittoposti alla revisione della comunità scientifica, frutto di una ricerca condotta in Giappone e coordinata da Izumi Kimur, dell’Univesità di Tokyo: la BA.5, come la BA.4 ha una mutazione che le permette di legarsi alle cellule umane in modo più efficace, già vista nelle varianti Delta e Lambda. Secondo Broccolo sono tre i motivi che potrebbero mettere in relazione la presenza della sottovariante BA.5 con l’aumento dei casi in Portogallo: il primo è la mutazione L452R, che da sola è in grado di far cambiare moltissimo la struttura della proteina Spike, con la quale il virus aggancia le cellule umane». Il secondo elemento è nei dati secondo cui «le due sottovarianti sfuggirebbero di più agli anticorpi, sia a quelli generati dal vaccino sia a quelli generati dalle infezioni causate da BA.1, BA.2 e BA.2.12.1"; il terzo è nel fatto, come la variante Delta, anche la BA.5 è sinciziogena, ossia le cellule polmonari infettate dal virus si fondono con quelle adiacenti sane. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA