Campagna elettorale
Ferrandelli: «L’apertura di Letta? Siamo noi l’unica alternativa alla vittoria di Lagalla»
Il candidato a sindaco di Palermo non risparmia un attacco al segretario del Pd Enrico Letta
"Noi siamo la terza via. Siamo una scelta alternativa, forte e credibile. E con il centrosinistra fuori partita, siamo l’unica alternativa alla vittoria del candidato di poteri forti, Lega e post fascisti. Ciò premesso, poiché sempre più elettori del centrosinistra dicono che voteranno me come sindaco, sfido Franco Miceli a un confronto pubblico, dove, come e quando vuole lui. Così tutti potranno liberamente farsi un’idea diretta su chi ha le idee più concrete per la città, la conoscenza più profonda della macchina amministrativa e la competenza per governare Palermo". E' quanto dichiara Fabrizio Ferrandelli, candidato sindaco per Palermo.
«Enrico Letta dice che a Palermo c’è il pericolo della vittoria del candidato di Lega e post fascisti? Io mi stropiccio gli occhi e le orecchie: dov’era Letta quando sei mesi fa lanciavo – vox clamantis in deserto – un appello a tutte le forze liberali e riformiste per definire un perimetro di coalizione omogeneo? Quello doveva essere il metodo: coalizione, programma e candidato. Si è preferito, invece, da parte del centrosinistra, restare ostaggio dei populisti, scegliere un candidato sindaco che non soddisfa il proprio elettorato, e perdere potenziali alleati. E adesso, a due settimane dal voto, si sono accorti che la loro coalizione non è sufficiente, che il candidato non tira e chiedono aiuto a noi? Mi sembra, la loro, una denuncia pubblica di impotenza e una resa a partita in corso. È come dire: Miceli non può battere Lagalla. Eppoi, caro Enrico “uniamoci contro la destra” è davvero poco per Palermo. Anche perché tu a Roma con la destra ci governi e sai che anche qui a Palermo c’è una parte del centro che in una coalizione ampia ha più punti di contatto col Pd che il Pd con sinistra comune.
Le parole di Letta certificano che noi siamo l’unico argine alla vittoria di Lagalla. I riformisti del centrosinistra possono votare per noi, così come i liberali di centrodestra. Rivolgo un appello a entrambi: non restati schiavi di coalizioni con chi ha sfasciato Palermo da un lato e post fascisti dall’altro che vi fanno sentire a disagio. Io conosco la città meglio di tutti, soluzioni e problemi. Mi ci dedico da 15 anni ininterrottamente, non da 15 giorni come i miei competitor. C’ero, ci sono e ci sarò. Chiedo a tutti un voto libero sul candidato sindaco: votare Ferrandelli vuol dire mettere la città in mani sicure. Poi sul voto ai consiglieri, capisco che ognuno può avere un amico, un conoscente, un parente, o una persona che stima (perché ci sono tanti candidati al consiglio comunale degni di stima anche nelle altre coalizioni). Ovviamente io invito a votare per i nostri che sono i migliori. Ma chi proprio deve o vuole votare per altri, può salvarsi la coscienza con il voto libero per il candidato sindaco, mettendo una croce sul mio nome».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA