il dibattito
Concerti a Taormina, “impiegare la tassa di soggiorno per venire incontro a chi organizza gli spettacoli”
Nuccio La Ferlita, manager di Puntoeacapo, lancia la proposta al Comune
«Impiegare la tassa di soggiorno per venire incontro alle esigenze anche di quanti organizzano gli spettacoli al Teatro Antico». È questo il “suggerimento”, come preferisce definirlo, di Nuccio La Ferlita, uno dei maggiori impresari che realizza gli spettacoli nella storica cavea. «Altri Comuni, come Catania, lo fanno – prosegue La Ferlita – Non capisco perché a Taormina non avviene la stessa cosa». Si sta vivendo, dunque, un momento di intenso dibattito su come si sta organizzando la stagione dei grandi appuntamenti nella cavea per eccellenza. «Sono fermamente contrario – sostiene l’imprenditore – a una qualsiasi forma di vigilanza che venga effettuata da parte, magari, di nostri vigilantes. Il mio è un ragionamento che guarda al concreto. Durante gli spettacoli Taormina è già piena. Quanti si recano agli appuntamenti sono, probabilmente, circa il 10% del movimento che già esiste. Mi chiedo allora perché dovrei, assieme ai colleghi, sobbarcarmi l’onere del restante 90%. Un enorme controllo, questo, che ci mette in difficoltà, credo, anche dal punto di vista normativo».
La Ferlita, inoltre, contesta il fermo degli spettacoli voluto a cavallo di Ferragosto. «Non mi trovo concorde anche su questo aspetto – aggiunge – Tengo a precisare che chi va agli spettacoli ha una naturale predisposizione ad assistere a iniziative di prestigio e particolari appuntamenti. Dal punto di vista culturale ritengo sia più preparato e dispone anche di una certa disponibilità economica che gli dà la possibilità di acquistare il biglietto. Si tratta, dunque, di un ospite di qualità che Taormina dovrebbe accogliere senza timori».
Ma La Ferlita ha fatto anche un’analisi generale della situazione che si sta vivendo. «Prima di essere organizzatore – sostiene – sono un semplice cittadino e papà. Credo ci sia un decadimento culturale in atto. Il cittadino non si sente tutelato e si sta perdendo anche l’amore della nostra terra. Si devono, dunque, recuperare i valori della nostra vita. Il popolo dello spettacolo, di qualsiasi genere esso sia, è comunque un particolare gruppo che dispone di un livello culturale medio-alto. Riempire un territorio di queste persone rappresenta quel quid in più che serve a Taormina». La Ferlita, dunque, ha tenuto a precisare il punto di vista degli impresari in vista di una stagione di spettacoli al Teatro antico che si annuncia, comunque, di notevole interesse. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA