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«Le aziende stanno morendo, serve un recovery plan ad hoc»

Il grido d'aiuto di Federalimentare al Cibus di Parma sul reperimento delle materie prime

Di Redazione |

PARMA – «È evidente a tutti che abbiamo bisogno di un altro recovery plan, perché ogni singolo Paese da solo non ce la fa. La prima pandemia faceva morire le persone, questa fa morire le aziende». Lo ha detto Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare, a margine dell’assemblea dell’associazione alla 21/ma edizione di Cibus, a Parma, rispondendo a una domanda sul decreto aiuti del Governo. «Credo, contrariamente a qualcuno del mio mondo – ha affermato Vacondio – che il governo abbia fatto tanto, ma non abbastanza, rispetto alle difficoltà che ha il Paese. Credo che si sia andati nella direzione giusta, che è quella di aiutare, poi è evidente che 200 euro sono pochi, e che il 20% di credito di imposta non è abbastanza, ma è un segnale importante». Secondo Vacondio, un problema per il settore deriva dal reperimento delle materie prime: «Ora c'è il blocco del porto di Shanghai – ha concluso – questo implica un ulteriore aumento dei prezzi perché non girano le navi, i container sono fermi e in una logica di domanda e offerta è evidente che torneranno ad aumentare. Non c'è singolo Paese in grado di farcela da solo».   

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