Siracusa
Rifiuti, chiusura unico Ccr: arriva parere Irsap e si accelera per riaprire
Si percepisce frattanto nervosismo nell’ambito della ricerca delle responsabilità che hanno portato al mancato rinnovo dell’Aua e dunque alla chiusura del sito
A Siracusa si lavora per riaprire rapidamente il Centro comunale di raccolta di contrada Targia, chiuso a causa del mancato rinnovo da parte degli uffici dell’Autorizzazione unica ambientale (Aua). È arrivato il parere Irsap, necessario nell’iter verso il rilascio dell’autorizzazione. L’istanza di Aua richiesta, infatti, è per lo scarico delle acque reflue, collegato al depuratore Ias, gestito da Irsap. È tornata, dunque, un pizzico di fiducia dopo quest’altro handicap dell’amministrazione comunale nella gestione dei Centri comunali di raccolta. L’altro Ccr, infatti, quello di contrada Arenaura, è stato sequestrato poco più di un mese fa (con sindaco e vertici del gestore indagati). Parallelamente si percepisce nervosismo nell’ambito della ricerca delle responsabilità che hanno portato al mancato rinnovo dell’Aua e dunque alla chiusura del sito. È noto che il sindaco Francesco Italia abbia chiesto al segretario generale, Danila Costa, di avviare un accertamento interno per verificare ragioni e responsabilità. Le ragioni della chiusura del sito vanno ricercate nell’iter istruttorio per il rinnovo dell’autorizzazione. Procedura in corso nell’ente autorizzatorio, che è la ex Provincia regionale. L’origine del percorso verso il rinnovo dell’autorizzazione è nell’istanza fatta dal gestore dell’impianto il 15 giugno 2021. Il Comune ha inviato la documentazione alla ex Provincia il 20 luglio. Ci sono voluti quattro mesi prima che da quest’ultimo ente partisse una richiesta di documentazione integrativa rivolta al Comune. Che a sua volta, alla richiesta effettuata a novembre, rispondeva il 22 marzo. Insomma, nessuno sembra essere stato una saetta nell’adempimento di una pratica necessaria a tenere aperto l’unico Centro comunale di raccolta che funzionava.