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Un pack compostabile per il raviolo che diventa green

Di Redazione |

Roma, 28 mar. – La collaborazione di una filiera di aziende altamente tecnologiche, leader nei settori della chimica verde e della trasformazione di materiali plastici, Novamont, Gualapack, Ilip e Gruppo Poligrafico Tiberino, ha portato alla creazione di una nuova vaschetta confezionata ed etichettata interamente compostabile, dunque riciclabile con la raccolta del rifiuto umido, per ravioli del plin e agnolotti piemontesi del Pastificio Fontaneto, da oggi in vendita nei negozi di prossimità, della Gdo, nelle gastronomie e sui mercati esteri. Un progetto iniziato alla fine del 2019 che prevedeva la sostituzione dell’imballo multistrato in plastica tradizionale con un pack certificato compostabile industrialmente, costituito da vaschetta termoformata, film termosaldato ed etichetta. L’obiettivo era garantire un complesso di prestazioni tecniche molto elevate: dalla barriera all’ossigeno e all’umidità, necessaria per la conservazione della pasta fresca ripiena pastorizzata – per una shelf life di circa 50 giorni (variabile a seconda del ripieno) – all’elevata resistenza meccanica del materiale nelle diverse condizioni atmosferiche e di temperatura (freezer, frigo e ambiente), dalla trasparenza, per permettere la visibilità dell’alimento, ad un’efficienza di trasformazione industriale del polimero compostabile almeno identica a quella del packaging tradizionale. Il risultato è un pack compostabile multicomponente interamente certificato Ok Compost (Tuv Austria), costituito da una vaschetta 100% in bioplastica biodegradabile e compostabile Mater-Bi di Novamont, prodotta da Ilip, con un film multistrato contenente Mater-Bi, prodotto da Gualapack, e, infine, un’etichetta compostabile realizzata da Gruppo Poligrafico Tiberino. La sostenibilità degli imballaggi, in modo particolare di quelli alimentari, è tra i driver principali di tendenze di consumo e comportamenti di acquisto, sempre più orientati a ridurre l’impatto ambientale degli stili di vita. Secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio Packaging del Largo Consumo realizzato da Nomisma, per i consumatori italiani il packaging, con il 33%, è il secondo tra i 4 macro aspetti che contribuiscono a definire la sostenibilità di un prodotto alimentare, dopo metodi di produzione (34%) e prima di filiera e dell’origine delle materie prime (22%) e responsabilità etica e sociale (13%). Il nuovo pack di Pastificio Fontaneto, realizzato con materie prime di origine rinnovabile, una volta conferito nella raccolta differenziata dei rifiuti di cucina, contribuirà alla produzione di compost, un ammendante in grado di riportare fertilità nei suoli, e alla riduzione dell’emissione di gas climalteranti nell’atmosfera. “Abbiamo vinto una grande sfida, portando un’innovazione assoluta nel settore alimentare. Questo risultato dimostra che la filiera dell’imballaggio creata da Novamont è in grado di sostenere le imprese nel disegno di soluzioni di packaging in grado di garantire massime prestazioni tecniche e completa compostabilità post consumo, per rispondere ad un consumatore sempre più proteso verso uno stile di vita sostenibile e salutare”, ha commentato Alessandro Ferlito, direttore commerciale di Novamont. “Mettiamo cura responsabile e amorevole in tutto quello che facciamo”, ha dichiarato Fabio Fontaneto, amministratore delegato del Pastificio Fontaneto. “Oggi, con il nuovo pack compostabile, al cliente che sceglie i nostri ravioli del plin o gli agnolotti piemontesi, offriamo non solo la qualità assoluta delle materie prime, il gusto delle ricette della tradizione casalinga e le caratteristiche di un prodotto lavorato artigianalmente ma anche un modo per dimostrare responsabilità e attenzione verso l’impatto ambientale di un gesto quotidiano come quello del mangiare. Siamo davvero fieri che la collaborazione con Novamont e gli altri partner ci abbia consentito di raggiungere questo primato”. “Il nostro approccio al tema della sostenibilità passa per le ‘tre R’: Ridurre l’uso delle materie prime e dello spreco alimentare, Riciclo degli imballaggi in plastica per potere riutilizzare le materie prime nell’ottica dell’economia circolare e Risorse rinnovabili come la scelta delle bioplastiche compostabili”, ha affermato Nicola Ballini, direttore generale di Ilip. “Il vassoio in bioplastica biodegradabile e compostabile Mater-Bi che viene presentato oggi è il risultato della ventennale esperienza di Ilip nella lavorazione delle bioplastiche, nonché dalla collaborazione di lunga data con Novamont”. Per Massimiliano Brilli, ceo di Gruppo Poligrafico Tiberino (Gpt), “Gpt ha partecipato con entusiasmo al progetto Fontaneto fornendo le proprie soluzioni di etichette compostlabel certificate compostabili progettate e realizzate in ottica di sostenibilità ed economia circolare, che hanno trovato in questo progetto una perfetta applicazione dei principi che ispirano i nostri materiali di packaging innovativo e sostenibile per l’ambiente”.

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