Carabinieri Catania
Una targa e intitolazione di una caserma per ricordare maresciallo Agosta
Il militare, nel 1982, era in un bar in compagnia di un esponente di spicco della criminalità locale da cui acquisiva informazioni in forma "confidenziale" quando un sicario entro nel locale sparando
Inaugurazione di una targa, in via Firenze, luogo dell’agguato mafioso, e intitolazione della stazione di Nesima a Catania. Così i carabinieri hanno ricordato oggi, nel giorno del 40esimo anniversario l’uccisione del maresciallo maggiore aiutante Alfredo Agosta, Medaglia d’oro al valore dell’Arma alla memoria. Le cerimonie si sono svolte alla presenza del comandante interregionale carabinieri Culqualber, generale Riccardo Galletta, dei familiari della vittima, di autorità civili, militari e religiose della provincia e di studenti di diverse scuole del capoluogo etneo. Il comandante provinciale di Catania, colonnello Rino Coppola, ha ricordato come il gesto del maresciallo Agosta abbia "tracciato la strada per il progressivo affrancamento della collettività catanese dal giogo mafioso continuando ad ispirare l'agire dei carabinieri".
Il generale Galletta, «manifestando la strettissima vicinanza dell’Arma ai familiari del caduto», ha indicato «il suo sacrificio come esempio di quell'oscuro quotidiano eroismo della rettitudine che contraddistingue gli appartenenti alla Benemerita». La sera del 18 marzo 1982 il maresciallo Agosta, all’epoca in servizio al nucleo di polizia giudiziaria di Catania, era in un bar in compagnia di un esponente di spicco della criminalità locale da cui acquisiva informazioni in forma "confidenziale" che era l’obiettivo di un sicario armato di fucile con le canne mozze che fece irruzione nel locale sparando. Il sottufficiale rimase ferito mortalmente nel tentativo di fermare il killer, mentre l’obiettivo dell’agguato fu assassinato da un secondo sicario con colpi di pistola sparati a distanza ravvicinata. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA